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In vent'anni solo proposte di sanatorie, per fortuna non governa la CGIL
In recenti dichiarazioni la formazione in medicina generale viene ancora una volta attaccata e umiliata da parte di una associazione sindacale che sostiene, come ha fatto in passato con altri Governi, che la Medicina Generale possa essere una disciplina sui cui applicare una generalizzata sanatoria per permettere l’ingresso di Medici senza titoli specialistici.
Ci chiediamo come mai sebbene in tutte le strutture ospedaliere ed in tutte le discipline operino Medici non specializzati, eternamente precari, CGIL non abbia mai pensato di mettere in atto delle sanatorie che permettano a questi medici di accedere indiscriminatamente, come si vorrebbe fare con noi, a percorsi formativi delle varie branche specialistiche.
Secondo la CGIL, dunque, la Medicina Generale rappresenta il settore ideale nel quale ammortizzare il frutto della inesistente programmazione e della mancanza di investimenti in adeguato numero di borse di formazione post laurea negligentemente perseguita dai Governi degli ultimi 10 anni.
Le sanatorie negli anni sono state rese un sistema routinario, non eccezionale, e rappresentano l’unico strumento proposto per riparare a errori di programmazione e di cattiva gestione della formazione post laurea, a cui la stessa CGIL ha dato negli anni il suo fallace contributo. Basterebbe infatti ricordargli le battaglie della fine degli anni ‘90 per la specializzazione in emergenza urgenza per l’accesso alla funzione del 118 che hanno bloccato per anni nuovi contratti a tempo indeterminato convenzionati senza assistere a loro pari battaglie per un numero di borse in quella specialità congrue al passaggio da un sistema convenzionato a quello della dirigenza medica #madai.
A questo però, sono seguite e ne sono ulteriore prova del progetto di dequalificazione, le sanatorie che negli anni hanno periodicamente permesso a medici del 118 di entrare senza titoli, ne è prova la situazione complessiva in cui versa oggi in Italia il sistema del 118 ove esiste una pletora di contratti, delle più svariate forme, instaurati negli anni con il silenzio compiacente della CGIL stessa.
Deve essere però chiaro a tutti che FIMMG Formazione non è disposta a tollerare nessun neppur minimo ampliamento del provvedimento appena approvato, che è già ai limiti della nostra tolleranza ma almeno mantiene il principio di una formazione stabile e riconosciuta di tre anni, e si dichiara pronta a manifestare la propria opposizione in ogni sede, anche in quelle della Corte Europea, e con ogni mezzo qualora qualcuno tentasse di operare modifiche che lo trasformino in una sanatoria indistinta e sine tempore.
In Italia stiamo correndo il vero pericolo che la Medicina Generale non venga considerata una disciplina con contenuti propri e peculiari, come è invece ampiamente dimostrato, ma che tali contenuti coincidano con quelli di un laureato in Medicina e Chirurgia che non abbia intrapreso alcun corso di formazione post lauream ad hoc.
Fimmg Formazione chiede che di fronte a ogni neolaureato ci sia la possibilità di accedere a un percorso di formazione post laurea di alta qualità, in relazione anche ai nuovi bisogni di salute della popolazione, molto più complessi rispetto al passato. Altro discorso sarà quello di sedersi ad un tavolo per una qualificazione nel senso di formazione-lavoro di tale diploma.
Il Decreto Semplificazione, così come è stato approvato, pur nelle criticità che ogni manovra d’emergenza comporta, sembra tuttavia garantire un elemento significativo: escludere l’accesso alla Medicina Generale attraverso scorciatoie o corsie preferenziali, ribadendo la necessità di un corso formativo triennale dove debbano essere garantiti frequenza, impegno e dedizione al fine di ottenere professionisti che possano prendersi cura dei cittadini al meglio.
Il Decreto è, e deve rappresentare, solo ed esclusivamente una manovra di emergenza.
la Medicina Generale rappresenta una disciplina caratterizzata da competenze specifiche, meritevoli di un percorso formativo dedicato, di alta qualità, saldamente orientato ai nuovi bisogni di salute della popolazione -molto più complessi rispetto al passato- ed alla capacità di offrire loro soluzione sul livello territoriale.
L’obiettivo che si prefigge FIMMG Formazione è quello di uscire dalla situazione di emergenza per andare verso la corretta programmazione in ambito sanitario.
I cittadini italiani meritano un’assistenza sanitaria adeguata, garantita da personale adeguatamente formato in grado di rispondere ai loro bisogni di salute, e sarebbe intollerabile che la classe politica non tuteli oggi questo diritto fondamentale, come purtroppo è già accaduto in passato.
È per questo che FIMMG Formazione continuerà a lavorare come ha sempre fatto.
Luca Galzerano
Segretario Nazionale FIMMG Formazione