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Lungimiranti ma reattivi
Il bilancio 2018 attesta ancora di più la natura dell’Enpam quale ente votato alla previdenza e all’assistenza.
Sebbene per l’economia italiana e mondiale sia stato un anno difficile, i conti della Fondazione hanno infatti tenuto, mostrando il carattere previdente della riforma della gestione del patrimonio avviata nove anni fa.
Quando il mercato va bene sappiamo coglierne le opportunità, mentre di fronte agli andamenti negativi siamo in grado di dimostrarci solidi.
Il tempo poi è galantuomo e ha smentito con i fatti le notizie infondate del passato, come quella del fantomatico buco da un miliardo: non è mai esistito ma tanti per un periodo si convinsero che l’Enpam l’avesse subito. Oggi anche gli atti giudiziari ci danno ragione.
Un’altra riforma ha mostrato il suo carattere lungimirante: proprio quella della previdenza. Alla prova dei numeri il nostro sistema pensionistico si dimostra saldo. Stiamo rispettando la tabella di marcia, pur fissata in tempi ben diversi da quelli attuali.
E anche alla luce di parametri più stretti imposti dai nostri vigilanti e dall’andamento del pil italiano che influenzano negativamente le previsioni future, la categoria dei medici e degli odontoiatri è in una condizione di sicurezza.
Ma il nostro successo più importante lo registriamo sul fronte del patto tra i giovani e i più anziani. Sembrava che l’anello di collegamento tra le generazioni dovesse rompersi, e invece lo abbiamo stretto.
Mai come nell’ultimo anno si è parlato tanto di Enpam nelle università italiane. Sono aumentati gli studenti degli ultimi anni di medicina e odontoiatria che hanno deciso di iscriversi al nostro ente, cogliendo una possibilità che abbiamo messo a disposizione di recente.
Gli aiuti alla genitorialità, le facilitazioni per ottenere un mutuo per la casa o lo studio professionale, sono altri aspetti di un impegno verso un’assistenza strategica che abbiamo elevato a scopo statutario. La nostra azione assistenziale cioè si protende sempre di più verso il sostegno durante la vita professionale, sommandosi all’aiuto in caso di bisogno nella fase post lavorativa.
Oggi la Fondazione lavora pensando alle generazioni dei giovani professionisti e a quelle che verranno. Lo fa, inoltre, in maniera partecipata con un impegno che ha contagiato tutta l’Assemblea.
Oggi la Fondazione lavora pensando alle generazioni che verranno, con un impegno che ha contagiato tutti
A riprova di questo, l’ultimo bilancio di previsione non ha avuto neanche un voto contrario, segno di una visione convergente. Personalmente continuo ad essere ottimista sul futuro.
La scommessa che ci viene presentata adesso è quella della professione medica che sarà. Ma con vivacità intellettuale e capacità di evolverci, sono certo che affronteremo bene anche questa.
Se saremo pronti a cambiare, sapremo cogliere anche la sfida che ci arriva dall’intelligenza artificiale. Così come, mantenendo una visione che guarda lontano, potremo affrontare meglio le disparità anagrafiche, di genere e geografiche che riguardano i nostri iscritti.
Occhio lungo, ma passo svelto e attento.
Alberto Oliveti
Presidente della Fondazione Enpam