news
di Alberto Oliveti
Si dice che i dati siano gocce di potenziale conoscenza ma che diventino informazioni solo quando vengono contestualizzati. E su questo argomento si gioca una partita anche economica.
Il 50% degli attuali lavori è destinato a scomparire a seguito dell’avvento dell’intelligenza artificiale o della tecnologia esponenziale, come viene chiamata perché vengono adottati alcuni meccanismi esponenziali propri della fisica quantistica; il 50% - qualcuno dice il 66 per cento - dei bambini che quest’anno sono andati a scuola farà un mestiere che oggi non è nei radar; 9 persone su 10 sopravvivranno alla propria capacità di risparmiare, intesa sia come soldi messi da parte, sia come previdenza (nei suoi tre pilastri: obbligatoria, integrativa e individuale): un problema sociale non banale.
l’Europa, nella quale ci muoviamo, è schiacciata da due potenze crescenti: Oriente e Stati uniti;
l’Europa rappresenta il 6% della popolazione mondiale e contribuisce al 20% del pil globale ma rappresenta il 40% del welfare, finanziato in deficit. Se mettiamo insieme questi ingredienti il cocktail non è particolarmente tranquillizzante. Aggiungo un ulteriore elemento: si dice che l’80% dei dati a disposizione oggi nel mondo, siano stati prodotti negli ultimi due anni. Questo a sottolineare la crescita esponenziale del sistema dati/informazione.
AI, Blockchain, Learning machine, Deep Learning e ridisegno del welfare : temi particolarmente "cool" anche in sanità, magistralmente descritti nella relazione presentata all'inizio del mese agli Stati Generali della Professione Medica