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Interventi per 4,8 miliardi, di cui circa 3,5 per fronteggiare il caro energia nel secondo semestre dell'anno, 1,085 miliardi per il contributo sul payback per lo sforamento della spesa sanitaria per l'acquisto di dispositivi medici e 170 milioni per i maggiori costi previsti per il potenziamenti dei pronto soccorso e dei servizi di emergenza anche utilizzando i cosiddetti 'gettonisti'. Ma anche norme di tregua fiscale che comportano costi valutati in circa 15 milioni. Sono i numeri principali del cosiddetto "Decreto bollette", approvato ieri in via definitiva dal Senato, che prevede misure a sostegno delle famiglie e delle imprese per l'acquisto di energia elettrica e gas e anche interventi in materia di salute e adempimenti fiscali. Il provvedimento, in scadenza il 29 maggio, è ora diventato legge con 99 voti favorevoli, 54 voti contrari e due astensioni.
Le misure relative alla sanità sono: la norma che riguarda il payback per il ripiano del superamento del tetto di spesa dei dispositivi medici, per il quale è previsto un contributo dello Stato pari 1,085 miliardi. Le aziende fornitrici di dispositivi potranno regolarizzare la loro posizione versando la quota prevista 'scontata', pari al 48% del dovuto, ma rinunciando a qualsiasi forma di contenzioso. C’è poi il settore dei servizi di pronto soccorso e di emergenza: confermata l'indennità per i medici e gli inferiori (100 milioni dal primo giugno al 31 dicembre 2023) e l'aumento della tariffa per le prestazioni aggiuntive (70 milioni). I medici 'gettonisti' potranno essere impiegati nei servizi di emergenza-urgenza e anche negli altri reparti. E' stato comunque previsto che i servizi potranno essere affidati ai gettonisti per un periodo non superiore a 12 mesi. Tra le modifiche approvate, anche la possibilità di istituire negli ospedali e nelle strutture sanitarie postazioni fisse di polizia per contrastare episodi di violenza. Per le vittime dell'amianto è previsto un fondo di 20 milioni di euro.
Per i laureati in odontoiatria e protesi dentaria e per i laureati in medicina e chirurgia abilitati all'esercizio della professione di odontoiatra, è prevista l'abolizione del requisito della specializzazione ai fini della partecipazione ai concorsi pubblici per dirigente medico odontoiatra e ai fini dell'accesso alle funzioni di specialista odontoiatra ambulatoriale del Servizio sanitario nazionale. Potranno inoltre esercitare le attività di medicina estetica non invasiva o mininvasiva al terzo superiore, terzo medio e terzo inferiore del viso.
Nel passaggio alla Camera è rimasta fuori dalla legge la norma sulla stabilizzazione dei precari di Irccs e Izs dopo il parere negativo espresso dalla Commissione Bilancio.