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Schillaci: «Vogliamo arrivare a una soluzione condivisa»
«Ieri il Piano nazionale vaccini è stato bloccato in Conferenza Stato-Regioni, ma adesso ce ne interesseremo perché vogliamo arrivare ad una soluzione condivisa». Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci. Il riferimento è al secondo stop arrivato in Conferenza Stato-Regioni al Piano nazionale vaccini 2023-2025. Il tema che divide la Regioni e il Governo non riguarda i contenuti del Piano ma le risorse.
Le Regioni, infatti, per dare il proprio via libera al piano hanno chiesto di inserire nello schema d’intesa la seguente formulazione: «All’attuazione della presente Intesa si provvede nei limiti delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, ferma restando l’attivazione del monitoraggio previsto nel Piano, ivi compreso il monitoraggio della spesa e l’impegno del Governo a verificare la possibilità di reperire le risorse necessarie per fare fronte a eventuali maggiori costi che dovessero emergere in esito al suddetto monitoraggio, sostenuti a partire dall’anno 2023. Alla ripartizione del finanziamento degli eventuali maggiori costi vaccinali accedono tutte le Regioni e le Province Autonome, in deroga alle disposizioni legislative che stabiliscono per le Autonomie speciali il concorso regionale e provinciale al finanziamento sanitario corrente». Nella riunione di ieri, però, i delegati del Mef non si sono palesati e da qui è scaturito il nuovo rinvio. Prima della pausa estiva ci saranno altre due riunioni della Stato-Regioni.