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«È sempre più evidente che il caldo record ha un impatto sociale, non solo medico. Quest'ondata di calore è certamente un evento straordinario ma, così com'è stato per il Covid, non è solo un'emergenza sanitaria, è un'emergenza sociale. Noi siamo solo 40 mila sentinelle presenti sul territorio italiano, e da soli non bastiamo. Conosciamo i nostri pazienti, abbiamo le schede di tutti e siamo noi stessi a contattarli e a programmare visite a domicilio per chi non può venire in studio e non dovrebbe uscire per il troppo caldo. Ma è evidente che servirebbe una rete di professionisti sul territorio decisamente più ampia per non abbandonare queste persone, il cui numero è in aumento». Lo ha detto il segretario della Fimmg, Silvestro Scotti, in un’intervista a “Repubblica Salute”, in cui ha fornito alcune indicazioni utili per affrontare il forte caldo di questi giorni ricordando il lavoro sul territorio svolto dai medici di famiglia.
Il vero tema, secondo Scotti, è la solitudine delle persone anziane, che si acuisce in in questa fase di emergenza: «È su questo che bisogna investire e intervenire, per fare rete, mantenere attiva la sorveglianza e sensibilizzare di più sull'argomento ogni singolo cittadino, per evitare che i nostri anziani muoiano di solitudine e abbandono», ad esempio puntando su quella «collaborazione sociale» fra vicini di casa nata durante il Covid. Intanto la Fimmg ha avuto l'idea di «adoperare le ricette elettroniche come vettori per fare in modo che il vademecum contro il caldo predisposto dal ministero della Salute possa arrivare direttamente a casa dei pazienti o dei loro caregiver, fissi o occasionali, ma anche per coinvolgere il maggior numero possibile di persone, anche i vicini di casa, sentinelle ideali di comportamenti a rischio», ha ricordato Scotti a “Repubblica Salute”.
I consigli da seguire sono diversi per ogni età: «Ognuno dovrebbe esser ben consapevole di quello che fa e delle temperature a cui sarà esposto. Per motivi lavorativi, e non solo, in molti sono costretti a stare sotto il sole e al caldo per molte ore. Una buona strategia è di essere attrezzati con una copertura per il capo, leggera, per evitare il surriscaldamento del cranio, una bottiglietta d'acqua e di indossare vestiti adatti, leggeri, possibilmente chiari per intrappolare meno calore», ha detto Scotti, che ha ricordato di «rinfrescarsi con l'acqua e bagnare i polsi ogni volta che sentiamo la pressione scendere e fare attenzione a non esporci troppo all'aria condizionata, che può causare dolori muscolari e contratture».
Per quanto riguarda i bambini, il segretario della Fimmg ha detto: «Quando vedo i neonati in quegli ovetti avvolgenti mi verrebbe di chiedere ai loro genitori di metterci dentro un termometro per capire a quanti gradi stanno tenendo il loro bambino. I lattanti hanno un corpo piccolo che ci mette molto più tempo a raffreddarsi rispetto a un adulto, e proprio per questo dovrebbero stare liberi e freschi il più possibile, anche nudi con solo il pannolino, perché questo favorisce lo scambio termico. Se in questi giorni i bambini sono particolarmente irritabili e piangono senza un perché, la colpa potrebbe essere proprio delle temperature: per loro consiglio un bagnetto a 37 gradi, che aiuterà la loro termoregolazione. Per i più grandi, che magari vanno al centro estivo e fanno tanta attività sportiva, è necessario sempre che indossino il cappello ma bere non basta, anzi: il troppo bere in quell'età può indurre il vomito, sarebbe meglio offrire loro degli integratori di sali minerali e di potassio». Ai giovani invece ha consigliato di «far attenzione alla movida. Con il caldo, anche poco alcol può dare effetti maggiori quindi il consiglio è di limitare i cocktail, anche quelli poco alcolici. Per il resto, lasciamo che si divertano, perché il buon umore è parte integrante della salute». Un passaggio a parte per fragili e anziani : «Molte delle richieste in queste settimane riguardano le terapie croniche, come quelle anti ipertensive, con richieste di sospensioni che non vanno assolutamente fatte senza il parere medico. In questo periodo sarebbe molto utile permettere che le prescrizioni delle terapie croniche valgano per un periodo più lungo», ha aggiunto Scotti, che ha già fatto presente al ministero come sarebbe utile se «anche la guardia medica avesse i nostri stessi elenchi di pazienti fragili, in modo da poterli supportare e dargli un immediato soccorso in caso di necessità, in base alla loro cartella clinica. Ma così, al momento, non è».
Infine, «le donne in gravidanza devono ricordarsi di bere per due, così come quelle che stanno allattando. In menopausa, il caldo potrebbe peggiorare le vampate di calore: in questo caso è bene rivolgersi al proprio medico, che potrà consigliare degli integratori per carenza di estrogeni che miglioreranno la situazione».