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«Burocrazia e caro vita sono la causa della carenza dei medici»
Dieci medici di medicina generale hanno portato a termine il percorso triennale di specializzazione alla Claudiana, il Polo Universitario delle Professioni Sanitarie dell'Alto Adige, pari a poco del 10% del fabbisogno attuale di 80 posti. Per loro c’è il vincolo di lavorare per tre anni in Alto Adige, pena la perdita della borsa di studio. «Troppa burocrazia», ha sentenziato un'indagine dell'Istituto di Medicina Generale di Bolzano realizzata per comprendere le cause della carenza di personale: «È vero – sottolinea Luigi Rubino, segretario provinciale della Fimmg di Bolzano, intervistato dal “Corriere dell’Alto Adige” - ma c'è anche il caro vita a incidere. Attenzione che così case e ospedali di comunità saranno un flop».
I dieci medici dovranno restare per tre anni a Bolzano altrimenti dovranno restituire la borsa di studio, erogata dalla Provincia, che ammonta a 3.508,89 euro al mese.«Ma è molto probabile che una parte dopo vada via – dice ancora al “Corriere dell’Alto Adige” Rubino - perché qui il costo della vita è troppo alto. Preferendo, gli italiani, il resto d'Italia, mentre i tedeschi, Austria, Svizzera o Germania». Troppa burocrazia? «È vero – replica Rubino - questa è una delle cause, ma non la sola. Bene l'accordo con la Provincia, che ho promosso, che investe due milioni di euro per promuovere la nostra professione. Siamo tra la categoria che non riceve contributi, alle prese con inflazione, aumento dei costi, acquisto di materiale, che non possono essere compensa da entrare che certo sono più alte rispetto al resto d'Italia». Per Rubino, quindi, se non si risolve il tema della carenza dei medici «c'è il rischio che le case e gli ospedali di comunità rimangano deserti, con uno spreco di denaro».