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Serve un'inversione di tendenza per il SSN
«Serve oggi un'inversione di tendenza. L'attuale finanziamento del Servizio sanitario nazionale (Ssn) appare ancora insufficiente, urge una modifica dei criteri di ripartizione del fondo sanitario nazionale e delle regole che disciplinano la mobilità dei cittadini nel Paese per l'accesso alle cure, al fine di consentire alle regioni più povere di colmare il dislivello, le disuguaglianze, in termini di salute». Lo ha affermato il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, alla vigilia della due giorni che, domani e venerdì, vedrà la Federazione impegnata nelle celebrazioni dei quarant'anni del Ssn. Era infatti il 23 dicembre del 1978, sottolinea la Fnomceo, quando l'allora presidente della Repubblica, Sandro Pertini, promulgò la Legge 833, che istituiva il Servizio Sanitario Nazionale. Legge approvata dal Parlamento a larghissima maggioranza. La nuova Legge si presentava come lo strumento per tutelare il diritto alla salute così come previsto all'articolo 32 della Costituzione. La professione medica «ha in questi quarant'anni sempre garantito il diritto alla salute dei cittadini, un diritto inteso come prerogativa irrinunciabile di ogni essere umano, del suo vivere in una collettività e della sua libertà e tutelato attraverso l'esercizio della professione fondato sui principi di libertà, indipendenza, autonomia e responsabilità», afferma Anelli. Principi che, nel corso dei decenni, rileva, «sono stati messi a dura prova, in particolare dal processo di aziendalizzazione del sistema sanitario avviato negli anni 90, in un'ottica di contenimento della spesa». Quindi, avverte, «serve oggi un'inversione di tendenza». Venerdì 16, in occasione delle celebrazioni, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, riceverà in udienza il Comitato Centrale della Fnomceo.
Fonte Ansa