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'Proposta di un 'Fondo nazionale per le cronicità'
Il rilancio del nostro Servizio sanitario nazionale e la risposta alle nuove domande di salute a 40 anni dalla sua creazione passano attraverso una indispensabile collaborazione tra politica, operatori sanitari e cittadini.
Parte dalla School di Motore Sanità in corso a Firenze la proposta di creare un ‘Fondo nazionale per le cronicità’ in grado di rappresentare il rilancio del Servizio sanitario nazionale che in questi giorni festeggia i suoi primi 40 anni. Ed è la stessa Motore Sanità a proporsi come punto di raccordo tra i tre ‘soggetti’ del Sistema Salute – la politica, gli operatori sanitari e i cittadini – per questa operazione chiave che sola può rappresentare il momento di rilancio dei quel SSN “che tutto il mondo – sottolineano concordi gli esperti riuniti a Firenze - ci invidia e che fino ad oggi è riuscito a sopravvivere e a mantenere la sua universalità di prestazioni e assistenza, nonostante le tante Cassandre lo abbiano già dato per morto tante volte”.
E l’idea di creare questo nuovo approccio strutturale tramite un ‘Fondo nazionale per le cronicità’ – unico in grado di far fronte al problema emergente della salute del terzo millennio, ancorché in modo non ‘ufficiale’ è partita proprio dal Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, intervenuto in apertura della School Motore Sanità alla quale era presente il Gotha della sanità italiana e i rappresentanti dei medici di medicina generale, dell’amministrazione sanitaria nazionale e regionale e delle forze politiche, sociali e industriali. Sarà ora nelle mani di Motore Sanità raccogliere questa sfida e mettersi al servizio di questa idea che sola può rappresentare il rilancio e l’adeguamento alle nuove richieste assistenziali di una popolazione che, grazie proprio all’SSN, è cresciuta come aspettativa di vita modificando le richieste di salute sempre più verso la cronicità.
Silvestro Scotti, Segretario Nazionale FIMMG, ha ribadito la specificità dei MMG che rispetto ai medici ospedalieri che sono organizzati in maniera più funzionale secondo le gerarchie, funzionano meglio secondo la teoria delle leadership funzionali che all’interno delle organizzazioni di medici servono a confrontarsi intorno a un tavolo per migliorare tutti. Ha ammesso anche alcuni errori di ambito contrattuale quando ci si basa ad esempio ancora su categorie obsolete come gli orari di presenza del MMG invece si è dimostrato che i pazienti, formati dal proprio medico sono anche in grado di autogestirsi in molte delle problematiche che devono affrontare. Scotti si è poi espresso a favore della collaborazione tra regioni (ma tra tutte le regioni) lodandola come modello virtuoso di confronto in sanità, ma ne ha rilevato l’approccio ancora troppo casuale, poco sistemico ed organizzato in termini strutturali.
Il moderatore della prima sessione di lavori Fiorenzo Corti, vice segretario nazionale e responsabile della Comunicazione FIMMG, ha letto il messaggio di auguri inviato per l’occasione dalla Ministro Giulia Grillo, e proprio il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha aperto i lavori della School Motore Sanità dal titolo ‘I percorsi della cronicità’ in corso da ieri a Firenze presso il Grand Hotel Mediterraneo, ribadendo l’importanza del patto sociale tra politica e cittadini da un lato e tra politica e operatori della sanità dall’altro. Rossi ha affrontato anche il tema dell’importanza del riconoscimento del ruolo degli operatorinell’ambito di un discorso etico e formativo rivolto ad una nuova generazione di medici che dovrebbero contribuire a fare il cambio di passo per la sanità del futuro.
Il presidente ha poi fatto notare come a suo avviso la mancanza di un governo politico delle questioni spinga ad una tendenza verso sterili corporativismi che finiscono per chiudersi in sé stessi senza contribuire al progresso del sistema. La sempre più massiccia fuga verso il privato, inoltre, deve essere una libera scelta del cittadino e non come soluzione alle carenze del servizio sanitario. L’importanza del sistema sanitario pubblico è confermata infatti dalla gestione degli aspetti fondamentali della sanità. Infine il Presidente ha condiviso la propria visione di come i costi sanitari debbano venir consideraticome socio-sanitari che non come prettamente sanitari e ha esposto la proposta di creare un fondo socio-sanitario finanziato con una contribuzione dei cittadini progressiva e proporzionali su scaglioni reddito per assistere la cronicità e la fragilità.