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Campagna di screening promossa da Fimmg Napoli
A pochi giorni dalla diffusione dei dati sull’aumento di alcune patologie oncologiche nell’Asl Napoli 1 Centro, dai 1.200 studi dei medici di medicina generale della Fimmg Napoli parte la più innovativa campagna di comunicazione fatta dai medici di famiglia per una corretta prevenzione oncologica. Un vero e proprio “messaggio d’amore” rivolto ai cittadini - pazienti, non a caso in coincidenza con il San Valentino. I medici della Fimmg Napoli, che con i loro studi servono una popolazione di circa 1milione 500mila pazienti, hanno scelto di trasformare l’ormai celebre campagna regionale per la prevenzione «Io mi voglio bene» in un più significativo «Io ti voglio bene», valorizzando quel rapporto medico paziente che troppo spesso viene messo a rischio dalle carenze del sistema sanitario pubblico. «Le campagne di prevenzione oncologica – spiegano i vertici provinciali Luigi Sparano e Corrado Calamaro – hanno messo in luce ancora una volta, e sempre con maggior forza, il ruolo dei medici di medicina generale. Protagonisti di un’attività di sensibilizzazione diretta verso i propri pazienti che sono “in target” rispetto alle attività di prevenzione per il tumore della mammella, del colon e dell’utero».
Il medico di medicina generale, infatti, rappresenta il primo avamposto del legame tra cittadino e sistema sanitario, potendo contare su un rapporto spesso di lunga durata e di conoscenza e confidenza consolidata nel tempo.
«Una figura di fiducia consolidata», commenta il presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli, Silvestro Scotti che plaude a questa iniziativa.
«Con il medico di famiglia – aggiunge - si ha un rapporto intimo e spesso confidenziale, e per questo è tra i più titolati a rendere meno spaventoso un tema come quello delle malattie oncologiche e quindi della prevenzione». Proprio per questo i medici di famiglia della Fimmg Napoli hanno avuto l’idea di focalizzare il messaggio proprio sul rapporto fra medico di medicina generale e paziente: fiducia, conoscenza, affidabilità e, perché no, affetto. Da un lato l’invito ad effettuare lo screening viene fatto da una persona che ci vuole bene, il nostro medico di medicina generale, non a caso spesso chiamato in modo colloquiale “medico di famiglia”; dall’altro l’obiettivo è quello di richiamare e dare nuovo impulso alla campagna della Regione Campania, il cui claim principale è «Mi voglio bene».