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Dl atteso oggi in Gazzetta dopo la firma del Capo dello Stato
Dodici vaccinazioni, da settembre, diventeranno obbligatorie e gratuite per tutti i bambini e ragazzi da zero a 16 anni. Le famiglie che non si adegueranno troveranno chiuse le porte di asili nido e materne, per cui l'obbligo vaccinale diventa requisito d'accesso. Mentre, a partire dalle scuole elementari, in caso di mancata osservanza dell'obbligo, genitori e tutori dovranno pagare multe tra 500e 7.500 euro. Non solo: chi continueràa ignorare il calendario vaccinale, sarà segnalato dall'azienda sanitaria locale alla Procura della Repubblica presso il tribunale peri minorenni «per gli eventuali adempimenti di competenza». La bozza di decreto legge recante «Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale» - varato dal Consiglio dei ministri il 19 maggio scorso, e che approderà con ogni probabilità solo oggi in Gazzetta Ufficiale dopo la firma del Capo dello Stato- ripercorre i contenuti annunciati nei giorni scorsi dal premier Paolo Gentiloni. Spetterà poi all'iter parlamentare - il testo che qui siamo in grado di anticipare dovrebbe essere incardinato lunedì prossimo dalla commissione Igiene e Sanità del Senato - entrare nei dettagli. Soprattutto delle modalità organizzative: ritardi e carenze in asl e regioni, ma anche i nuovi adempimenti per le scuole, imporranno un rodaggio attento e puntuale. Intanto, i tempi stringono per le 12 vaccinazioni su cui la ministra della salute Beatrice Lorenzin ha chiesto e ottenuto l'obbligatorietà a scuola: a) anti-poliomielitica; b) anti-difterica; c) anti-tetanica; d) anti-epatite B; e) anti-pertosse; f) anti Haemophilusinfluenzae tipo B; g) anti-meningococcica B; h) antimeningococcica C; i) anti-morbillo; j) anti-rosolia; k) anti-parotite; l) anti-varicella. Il calendario si preannuncia serrato. Entro il 10 settembre, i dirigenti scolastici dovranno chiedere ai genitori la documentazione che comprovi le avvenute vaccinazioni, ovvero l'esonero - possibile solo in caso di accertato e certificato pericolo per la salute del bambino - l'omissione o il differimento delle vaccinazioni. Andranno certificati alla scuola anche gli appuntamenti già fissati con la asl, che dal canto suo dovrà garantire la vaccinazione entro la fine dell'anno scolastico. Solo in caso di autocertificazione ma su questo aspetto la bozza di decreto non è del tutto chiara - la documentazione che comprovi l'avvenuta vaccinazione potrà essere presentata, per il prossimo anno scolastico, entro il 10 marzo 2018. Una disposizione transitoria, pensata per dare una boccata d'ossigeno a famiglie e presidi. A regime, trascorsi dieci giorni dal termine per la presentazione dei documenti, i presidi allerteranno la asl, che avvierà l'iter di sanzioni e segnalazioni. Evitabili, va sottolineato, dalle famiglie che si adegueranno tempestivamente all'obbligo.
Barbara Gobbi- Fonte Il Sole 24 Ore