Rinnovo ACN
RINNOVO ACN
NOTIZIE
La lettera di Giacomo Milillo
Gent.mo Presidente,
la nota Sisac Prot. 576/2014 ci obbliga a formalizzare il nostro dissenso sui modi e sulla maggior parte dei contenuti della stessa.
La forma e i contenuti della Vs. convocazione avente ad oggetto “tavolo trattative rinnovo AACCNN” (Prot. 557/2014), a fronte di precedenti convocazioni in cui avevate escluso la parola “trattative” (vedi Vs Prot. 390/2014 con oggetto: tavoli “esplorativi” SISAC-OOSS) ed il successivo rifiuto di integrazione della stessa nonostante la ns. richiesta ufficiale in tal senso, ci hanno indotto in errore e hanno di fatto impedito la nostra partecipazione convincendoci della non opportunità di una presenza Fimmg in quella sede.
Se è vero, infatti, che non avevamo intenzione di partecipare ad una trattativa congiunta con tutte le OO.SS. di tutti i settori contrattuali, è altrettanto vero che non avremmo avuto difficoltà a presenziare ad un incontro come quello del 24/7/2014, che, come da Voi stessi affermato, e per quanto a noi riferito, non ha avuto contenuti negoziali, ma solo informativi delle Vs. determinazioni unilaterali. Ciò, nonostante in conclusione ci sia sembrato sostanzialmente finalizzato a dilazionare ulteriormente i tempi della trattativa in corso.
Riteniamo dovere ineludibile e caratterizzante della parte pubblica, anche sotto il profilo di trasparenza della pubblica amministrazione, quello di operare in modo che ogni organizzazione sindacale sia messa nella condizione di esercitare al meglio la sua funzione; dovere cui la Vs struttura è venuta meno con la mancata risposta alla nostra richiesta.
Il rapporto negoziale all'interno del sistema del D.L.vo 165/2001 è rapporto giuridico di parità dei contraenti, nel quale l'Amministrazione non è dotata di alcun potere di "supremazia" o "impositivo" che non sia legislativamente o convenzionalmente previsto e determinato. L'Accordo siglato in data 5 ottobre 2007 che Voi più volte citate lo testimonia: esso esamina alcuni aspetti e stabilisce alcune regole inerenti il tavolo contrattuale, che impegnano i firmatari al loro rispetto, ma non sancisce certo il principio che ciò che non è previsto in esso è stabilito unilateralmente dalla Sisac.
Nel merito della Vs Prot. 576/2014, osserviamo come le motivazioni espresse in premessa contraddicano le successive determinazioni che, ben lungi dal garantire un “rapido e corretto svolgimento” delle trattative, le rallenterà e le renderà confuse.
Il Vs. rifiuto alla ns. richiesta di un tavolo di trattativa separato è chiaramente e banalmente orientato a favorire l’emergere delle contrapposizioni (in alcuni casi radicali, in altri strumentali), fra singole O.S. minoritarie e la Fimmg, per assicurarVi una maggiore forza negoziale (divide et impera). Azione legittima se non avesse come conseguenza l’annullamento delle opportunità di un confronto corretto nel merito dell’articolato negoziale. I tavoli separati consentirebbero invece alla forza progettuale che Fimmg esprime da anni, ed eventualmente a quella di altre sigle sindacali, di confrontarsi in modo approfondito con le esigenze di parte pubblica, per trovare il necessario punto di caduta.
Tale Vs. comportamento è quindi da noi considerato lesivo della legittima azione di rappresentanza di tutte le OO.SS.
Pur ribadendo, in ogni caso, la nostra piena disponibilità ad entrare nel merito della negoziazione qualora le Regioni, e di conseguenza la Sisac, ponessero in essere azioni concrete per renderla possibile, consideriamo la presente come la prima ufficiale notifica di un Vostro agire compromettente la libera espressione della nostra funzione di rappresentanza.
Distinti saluti.
Giacomo Milillo