MMG miglior scelta per velocizzare la campagna vaccinale anti-Covid ma le Regioni tardano
«I medici di famiglia rappresentano la miglior scelta per velocizzare la campagna vaccinale anti-Covid. Lo dimostra il fatto che abbiamo somministrato rapidamente, nonostante le difficoltà della stagione, più di 10 milioni di antinfluenzali in meno di 60 giorni. E siamo pronti, in tutto il Paese, a fare le vaccinazioni anti-Covid velocizzando, se ci saranno i vaccini ovviamente. Ciò che manca è che le Regioni concludano gli accordi, per rendere applicabile il protocollo nazionale firmato ormai da diverse settimane, e mettano a punto l'organizzazione necessaria». Lo spiega all'Adnkronos Salute, Domenico Crisarà, vicesegretario nazionale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg). «Solo 12 Regioni hanno firmato gli accordi necessari e non in tutte queste l'organizzazione è a regime. I medici di famiglia non sono responsabili di questa situazione, di cui pagano le conseguenze perché non sanno cosa dire ai pazienti che chiedono informazioni», dice Crisarà che respinge le accuse 'pretestuosè alla categoria, dipinta in alcuni casi come poco disponibile a vaccinare. «I medici di famiglia hanno contato i morti nella lotta al Covid. Non abbiamo niente da dimostrare - precisa il vicesegretario Fimmg - Sono particolarmente irritanti queste accuse 'in anticipò, visto che non siamo stati ancora, nella maggior parte dei casi, coinvolti concretamente per mancanza di accordi regionali, di organizzazione e di vaccini». L'impressione di Crisarà è che «si stiano ponendo le basi per accollare a noi le inefficienze del sistema, nel caso non funzionasse. Se si vuole cominciare la solita e infondata storia che noi ci tiriamo indietro non si va da nessuna parte. I dati di fatto - ripete - sono che noi, in un mese e mezzo, siamo riusciti a vaccinare 10 milioni di persone. Siamo gli unici in Italia ad avere esperienza di vaccinazione collettiva, siamo gli unici a non avere necessità di creare delle liste perché conoscono le priorità e lo stato di salute dei propri pazienti. C'è una grande differenza rispetto agli altri vaccinatori», conclude.
Fonte Adnkronos