Al lavoro per attivare tamponi nella medicina generale
«Stiamo lavorando per avviare l'esecuzione dei tamponi rapidi negli studi dei medici di famiglia, approntando quanto è necessario per garantire il servizio strutturato e in sicurezza. Abbiamo sottoscritto l'accordo in tempi record, in una settimana, ora serve la struttura operativa che l'accordo stesso prevede, dalla distribuzione dei tamponi alla messa a punto della piattaforma per la comunicazione degli esiti. E tutto ciò non dipende dai medici». Lo spiega all'Adnkronos Salute Silvestro Scotti. L'esame negli ambulatori di medicina generale, ha ricordato Scotti, «non è a richiesta del cittadino. Il tampone antigenico viene deciso dal medico ed è riservato ai 'contatti strettì. Non è che chiunque ha un raffreddore potrà fare il test, dobbiamo essere chiari», dice. Ma sono ancora diversi i passi da fare prima che questo servizio sia concretamente operativo dal medico di famiglia. Ieri - riferisce Scotti - “abbiamo fatto una prima riunione, che continuerà nel pomeriggio, per definire il percorso della comunicazione degli esiti, che deve essere fatto in tempo reale, attraverso una piattaforma specifica. Dovranno essere distribuiti, inoltre, i test ai medici. E sono da definire gli accordi regionali in particolare per quei colleghi, la maggioranza, che non hanno la possibilità di praticare nei loro studi per l'inadeguatezza degli spazi. Servono accordi con gli enti locali per la messa a disposizione di spazi ad hoc per i medici».
Fonte Adnkronos