Servono più medici e infermieri
«Va male, malissimo, siamo oberati, non esiste pace, siamo vicini al punto di non ritorno, il sistema sta per scoppiare, completamente». Così Alessio Nastruzzi, segretario generale della Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg) della Toscana, parlando delle condizioni di lavoro dei medici di famiglia in tempi di emergenza Covid. «Da segretario generale - prosegue - lancio un grido di allarme, serve più personale, infermieri che ci aiutino, e giovani colleghi che possano essere messi a disposizione». «Tutto questo è a causa del coronavirus - spiega -, abbiamo pazienti Covid, non Covid, e quelli che hanno paura di esserlo e quindi ci contattano, chiedono tamponi, non ripariamo dalle telefonate». «Le Usca in questo momento ci aiutano - precisa - ma serve più collaborazione con le istituzioni, anche a livello regionale, spesso siamo bloccati da loro». Alcuni problemi, spiega Nastruzzi, sono dovuti a ritardi nelle comunicazioni da parte della Asl: «Anche loro immagino siano nella peggiore delle situazioni - afferma - ma l'igiene non ci manda i certificati di quarantena, senza i quali noi a nostra volta non possiamo emettere le certificazioni, e i pazienti giustamente ci assillano». «Se non rispondiamo agli assistiti - racconta ancora Nastruzzi - è perché siamo oberati e stiamo facendo altro, nessuno di noi si diverte a stare a guardare il mondo che va allo sfacelo, non è la nostra mission questa». Quanto alla possibilità che siamo gli stessi medici di medicina generale a effettuare tamponi, afferma sempre Nastruzzi , «stiamo trattando a livello regionale, siamo in sintonia e faremo un accordo, a breve faremo anche quelli».
Fonte Ansa