Se non fermiamo curva il personale sanitario non reggerà
"Se non fermiamo la curva" di Covid-19 "il nostro personale sanitario non ce la farà a reggere l'onda d'urto". E' il monito di Roberto Speranza. Il ministro della Salute, durante l'informativa alla Camera, ha sottolineato come in Italia "paghiamo il prezzo di aver tenuto per troppi anni una norma che ha bloccato la spesa del personale sanitario a quella del 2004 meno l'1,4%. Per me quello del personale è il problema più serio col quale fare i conti. Un respiratore, una mascherina si possono comprare. Un medico, un anestesista, un infermiere non si comprano al mercato e non si possono improvvisare. Ci vogliono anni di formazione e investimento e dobbiamo avere il coraggio di dire questa verità".
Se continua ad alzarsi il numero di contagiati, ha avvertito Speranza, "inevitabilmente aumenta in proporzione la quota di anziani, di soggetti fragili, affetti da una o più patologie" contagiati, e "aumenteranno i ricoveri, i posti occupati in terapia intensiva ed è inevitabile anche che più persone perderanno la vita. In questi mesi abbiamo fatto dei passi in avanti: dalla produzione delle mascherine su cui oggi siamo autosufficienti all'aumento delle terapie intensive, all'assunzione di circa 37mila nuovi professionisti sanitari. Facevamo 27 mila tamponi a marzo, ieri nei abbiamo fatti poco meno di 220mila e nelle prossime settimane saliremo ancora, grazie ai test antigenici e alla collaborazione dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta che considero un pezzo essenziale del nostro Ssn".
"Non c'è dubbio - ha concluso Speranza - che paghiamo il prezzo per un sistema sanitario nazionale che merita di ricevere ancora molti più investimenti e di vedere chiusa definitivamente la stagione dei tagli. Il primo punto su cui investire deve essere il territorio che in molte aree del Paese è invece purtroppo punto di debolezza".
Fonte Adnkronos