Cure a casa con idrossiclorochina, la terapia sta funzionando
«A Roma e nel Lazio ci sono almeno mille pazienti di Covid-19 curati a casa, molti di questi con l'idrossiclorochina, il farmaco normalmente usato per la malaria. I risultati sono buoni. Però sia chiaro: non si può usare in tutti i casi e comunque è necessaria l'assistenza continua del medico che, caso per caso, deve valutare il rapporto rischio-beneficio. Inoltre bisogna avere assolutamente a casa un pulsossimetro». A dirlo Pierluigi Bartoletti in un'intervista al Messaggero. «Partiamo da un dato: finalmente abbiamo cominciato a curare più persone a casa. Due-tre settimane fa avevamo meno informazioni, eravamo travolti, si diceva al paziente con la febbre che non sentiva gli odori di andare in ospedale solo quando si aggiungevano difficoltà respiratorie. Ora che abbiamo capito più cose di una malattia nuova, interveniamo prima. I dati dicono: più malati, più guariti, meno ospedalizzati in terapia intensiva, più isolamenti domiciliari». «Non ci sono ricette miracolistiche, bisogna sempre valutare caso per caso la situazione. Molte volte la idrossiclorochina è il farmaco che può essere indicato (escluso chi soffre di favismo o chi ha problemi di ritmo cardiaco). Abbiamo cominciato a usarlo quando abbiamo visto che c'erano lavori internazionali promettenti e quando ci sono state aperture sulla prescrizione in terapia domiciliare, sia pure fuori indicazione. Chiediamo un consenso ed informiamo i nostri assistiti che ad oggi non ci sono evidenze validate. Questo vale per molti dei farmaci usati, come gli antivirali. I pazienti che stiamo seguendo a casa ad oggi stanno tutti meglio».
Fonte Il Messaggero