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In estrema sintesi
LE CARATTERISTICHE DELLA TERAPIA FARMACOLOGICA INALATORIA CHE POSSONO, MIGLIORARE L’ADERENZA IN ASMA
La terapia inalatoria è la principale modalità di somministrazione dei farmaci nei pazienti con asma e BPCO. L’obiettivo della terapia inalatoria è quello di rilasciare il farmaco direttamente a livello dei polmoni, garantendo così un più rapido esordio d’azione e una più bassa dose rispetto alla somministrazione sistemica, minimizzando, di conseguenza, il rischio di eventi avversi al trattamento. Per il trattamento dell’asma sono disponibili differenti dispositivi che rilasciano corticosteroidi inalatori, broncodilatatori a breve e lunga durata d’azione (soli o in combinazione). I dispositivi attualmente disponibili in commercio includono:
Ciascuna classe ha delle caratteristiche specifiche, peculiari vantaggi e svantaggi, possibili errori nel suo utilizzo e richiede una differente tecnica inalatoria, inoltre il singolo device all’interno di ogni classe può aver bisogno di tecniche particolari per ottimizzare la somministrazione e il rilascio del farmaco. E’ indispensabile l’uso coretto dell’inalatore per ottenere l’obiettivo di un’assunzione efficace del farmaco. Per ottimizzare l’aderenza alla terapia la scelta relativa al trattamento deve essere discussa e condivisa con il paziente, tenendo in considerazione gli aspetti relativi allo stile di vita (tipo di lavoro…), le caratteristiche demografiche (età…) e i fattori clinici (comorbidità, regimi terapeutici complessi…), oltre che la capacità di utilizzare correttamente un certo tipo di inalatore. Il trattamento impostato e il tipo di inalatore devono essere personalizzati sulla base delle necessità individuali del paziente e delle sue preferenze. E’ importante sottolineare che i pazienti tendono ad utilizzare in maniera più costante il dispositivo che preferiscono. Il medico per ottenere un uso efficace dell’inalatore deve:
Un altro aspetto importante che il medico deve tenere in considerazione nel momento della scelta terapeutica è l’evidenza scientifica ormai ben consolidata secondo la quale quando il regime di trattamento dell’asma diventa più complesso (aumento del numero dei farmaci e/o del numero delle dosi al giorno) l’aderenza tende a peggiorare. Di conseguenza quando è necessaria, per ottenere il controllo dell’asma, una terapia di combinazione corticosteroide inalatorio-beta 2 agonista a lunga durata d’azione (ICS-LABA) la somministrazione dei 2 farmaci in un unico inalatore può migliorare l’aderenza rispetto a quanto si ottiene con i singoli farmaci somministrati separatamente. In aggiunta, il ricorso ad un unico inalatore può anche ridurre la necessità di farmaci al bisogno, la frequenza delle riacutizzazioni asmatiche, oltre che diminuire il rischio di sospensione spontanea di uno dei due farmaci. Infine, la scelta preferenziale di terapie in monosomministrazione è uno tra i principali interventi, individuati dalle linee guida GINA, per migliorare l’aderenza. Il Medico di Medicina Generale, primo interlocutore del paziente affetto di asma, ha un ruolo essenziale, anche in collaborazione, in base alle varie situazioni cliniche con lo pneumologo, nella fase di individuazione della terapia migliore per il suo paziente e dell’addestramento e rivalutazione della tecnica inalatoria utilizzata.
Con il contributo non condizionante di |