CONSUMO RESPONSABILE DI ALCOL - Effetti dell'alcol sul rischio cardiovascolare
"Tutto è veleno: nulla esiste di non velenoso. Solo la dose fa in modo che il veleno non faccia effetto." Questa frase, alla base della dottrina medica di Paracelso, può essere paradigmatica se riferita all’alcol e al suo consumo. La comunità scientifica è da sempre divisa sulla natura benefica o dannosa dell’alcol perché esistono dati a favore e contro. In letteratura sono presenti studi che mettono in evidenza la correlazione inversa, cioè positiva, tra il consumo moderato di alcol e il rischio di malattie cardiovascolari (infarto, ictus ischemico, disturbi arteriosi). La American Heart Association ritiene che “più di una dozzina di studi prospettici ha dimostrato una coerente, forte, relazione dose-risposta tra l’aumento del consumo di alcol e la diminuzione dell’incidenza di malattia coronarica. I dati sono simili in uomini e donne, in numerosi gruppi geografici ed etnici diversi. Il consumo di una o due bevande al giorno è associato ad una riduzione del rischio di circa il 30% al 50% “. Al contempo i Centers for Disease Control and Prevention, centri governativi, affermano, alla luce di studi prestigosi, che “anche se studi precedenti hanno riportato che un consumo moderato di alcol possa essere associato a benefici per la salute in termini di prevenzione (ad esempio riducendo il rischio di malattie cardiache), studi recenti pongono più di un dubbio in proposito, perché non è ad oggi possibile concludere con certezza se questi risultati siano certamente dovuti al consumo moderato di alcol e non ad altre differenze nei comportamenti o nella genetica dei soggetti coinvolti”. Se si conduce uno stile di vita corretto dal punto di vista alimentare, dell’attività fisica, dalla non abitudine tabagica, ecc… l’assunzione di alcolici non comporterà una ulteriore diminuzione del rischio di malattie cardiovascolari. Al contrario, adottando uno scorretto stile di vita è un grave errore pensare di ridurre il rischio cardiovascolare assumendo alcol. Ovviamente qualora non si beva non è mai né necessario né utile iniziare a farlo.
- www.niaaa.nih.gov/alcohol-healt
- www.cdc.gov
- Chikritzhs T1, Fillmore K, Stockwell T. - A healthy dose of scepticism: four good reasons to think again about protective effects of alcohol on coronary heart disease.; Drug Alcohol Rev. 2009 Jul;28(4):441-4
- Department of Epidemiology and Public Health, University College London, London, UK
Physical Activity Research Group, Department of Epidemiology and Public Health, University College London, London, UK Department of Social Statistics and Demography, University of Southampton, Southampton, UK Charles Perkins Centre, University of Sydney, Sydney, Australia Exercise Health and Performance Faculty Research Group, Faculty of Health Sciences, University of Sydney, Sydney, Australia All cause mortality and the case for age specific alcohol consumption guidelines: pooled analyses of up to 10 population based cohorts. BMJ 2015; 350
- Autori vari:Faculty of Epidemiology and Public Health, London School of Hygiene & Tropical Medicine, London WC1E 7HT, UK Association between alcohol and cardiovascular disease: Mendelian randomisation analysis based on individual participant data.; BMJ 2014; 349
- Naimi TS1, Brown DW, Brewer RD, Giles WH, Mensah G, Serdula MK, Mokdad AH, Hungerford DW, Lando J, Naimi S, Stroup DF Cardiovascular risk factors and confounders among nondrinking and moderate-drinking U.S. adults.; Am J Prev Med. 2005 May;28(4):369-73
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