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CONSUMO RESPONSABILE DI ALCOL - Effetti dell'alcol sul profilo lipidico
Diversi studi osservazionali hanno dimostrato che un moderato consumo di alcol si associa ad una diminuzione del rischio di alcune malattie cardiovascolari, in particolare della malattia coronarica. Nel 1999 una review di studi sperimentali asseriva che questa “azione protettiva” sembrava essere mediata dall’effetto dell’alcol sui livelli di lipidi circolanti e di alcuni fattori emostatici. In particolare, si osservava un aumento dei livelli di colesterolo HDL di 0,133 mg/dl per ogni grammo di alcol assunto e, contemporaneamente, un aumento di 0,294 mg/dl di Apolipoproteina A-I (componente delle lipoproteine HDL) e di 0,190 mg/dl di trigliceridi, mentre non si evidenziavano effetti sulla colesterolemia totale. (1) Una metanalisi più recente (2) confermerebbe che un moderato consumo di alcol (1 unità alcolica al giorno per le donne e 2 unità alcoliche per gli uomini) ha un effetto favorevole su vari biomarkers legati al rischio cardiovascolare, determinando un aumento dei livelli circolanti di colesterolo HDL, di Apolipoproteina A-I e di adiponectina, nonché una diminuzione del fibrinogeno. Il meccanismo attraverso il quale l’alcol influenza i livelli di HDL, fibrinogeno ed adiponectina non sono ancora ben conosciuti. Nel caso delle HDL sono stati proposti diversi meccanismi come l’aumentato trasporto delle lipoproteine (3) e l’aumentata attività della lipoproteinlipasi epatica (4). Tuttavia non è stato dimostrato che tali favorevoli effetti sul profilo lipidico si traducano in una reale riduzione del rischio cardiovascolare; d’altra parte il limite di queste reviews è che le modificazioni dei suddetti biomarkers possono essere condizionate dalla predisposizione genetica e dagli stili di vita individuali, quali la dieta, l’attività fisica e l’abitudine tabagica.
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