Newsletter
NEWSLETTER
In estrema sintesi
RIPARLIAMO DI ASMA: IL CONTROLLO DELLA SINTOMATOLOGIA E' ANCORA INSUFFICIENTE
L’asma colpisce all’incirca 300 milioni di persone nel mondo, con una prevalenza che varia da Nazione a Nazione e in base all’età. Si tratta di una patologia che altera in maniera significativa la qualità della vita del paziente affetto e incide in maniera importante sui costi del Sistema Sanitario Nazionale. Per di più la sua prevalenza nel corso degli anni è andata aumentando. Nonostante ciò, rimane una patologia sottostimata e sottotrattata e, soprattutto, non viene riconosciuta e inquadrata, troppo spesso, ancora oggi, come una patologia cronica. Purtroppo, la difficoltà di condivisione con i pazienti delle strategie terapeutiche tipiche della cronicità riconosciuta, diviene ulteriormente complicata e ostacolata dal non riconoscimento o dalla negazione della cronicità dell’asma che spesso coinvolge sia il paziente sia il medico. Gli alti costi dell’asma sono principalmente imputabili ad improprio uso delle risorse diagnostiche e al mancato controllo della malattia. Sono quindi necessari ulteriori sforzi per migliorare la compliance dei pazienti al trattamento. I dati internazionali e nazionali dimostrano che, nonostante la presenza e la diffusione delle Linee Guida, il controllo dell’asma è ancora insufficiente, sia in Italia che in altri Paesi europei, in effetti, nonostante le terapie attualmente disponibili, all’incirca metà (in alcune casistiche oltre la metà) dei pazienti continua a riferire uno scarso controllo dell’asma e sintomi significativi. Inoltre molti pazienti accettano i propri sintomi considerandoli come normali e non eliminabili. Esistono differenti fattori che possono contribuire al mancato controllo dell’asma: il paziente e/o il medico sottovalutano i sintomi, la mancata e/o inadeguata educazione del paziente, la scarsa aderenza alla terapia, l’erronea assunzione della terapia inalatoria. Oltre a ciò una scarsa aderenza alle Linee-Guida (LG) da parte dei Medici di medicina generale (GPs) è un fattore che può condizionare il mantenimento del controllo in real life. I dati di un’indagine italiana condotta su medici di medicina generale che hanno seguito un corso di educazione continua (GPsA) rispetto a quelli che non hanno partecipato (GPsB) mostrano un trend di migliore aderenza alle LG nel trattamento dei pazienti con asma più grave. Il Medico di Medicina Generale (MMG) è il primo e principale interlocutore per i suoi pazienti con asma, per un adeguato trattamento di questa patologia cronica è indispensabile un’efficace collaborazione medico-paziente, una costante educazione del paziente, con particolare attenzione alle modalità di assunzione del farmaco e alla tecnica inalatoria, un attento monitoraggio dell’aderenza terapia e del controllo dell’asma ottenuto. E’ indispensabile, di conseguenza, aumentare le conoscenze dei MMG in tema di gestione del paziente affetto da asma, con l’obiettivo primario di migliorare la presa di coscienza e l’adesione del paziente al trattamento.
|