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Fin dal 1974 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) si è interessata della salute sessuale dell’individuo sostenendo che “la salute sessuale è parte integrante della salute e del benessere dell’individuo”.
Oltre all’innegabile interdipendenza tra salute sessuale e benessere psicofisico, molte sono le malattie correlabili ai problemi della sfera sessuale e, spesso, i sintomi di disfunzione sessuale sono precoci e predittivi di patologie complesse.
Basti pensare alla correlazione tra deficit erettile e malattia cardiovascolare: in uno studio su 300 uomini con dolore toracico acuto e malattia coronarica (CAD), il 67% aveva accusato sintomi di deficit erettile ancor prima che la CAD fosse sintomatica, mentre è riportato che nell’uomo diabetico la disfunzione erettile compare 10-15 anni prima rispetto al paziente non diabetico (Montorsi et al. Eur Urol 2003; 2.EAU Guidelines 2013; 3.Eardley Sex Med Rev 2013).
A ciò si aggiunge la prevalenza di questi disturbi
- - nei maschi in cui Eiaculazione Precoce (con una prevalenza stimata intorno al 30% nelle varie classi di età) e Disfunzione Erettile (con una variabile da 8% a 18%, in aumento con l’età) rappresentano le principali disfunzioni sessuali (Gregory A. J Sex Med; 2006 - 3 (suppl 4): 295-302);
- - nelle femmine nelle quali è rappresentata soprattutto da disturbo da desiderio sessuale ipoattivo (15-20%) , anorgasmia (24%), vaginismo e dispareunia (4- 28%) la cui incidenza aumenta con l’età e si stima essere tra il 20 e il 43% in età fertile e il 48% nel periodo post-menopausale.
Ciò che colpisce, a fronte di questi dati, è la lenta attivazione del paziente: oltre il 50% dei pazienti che realizza di avere un problema di EP aspetta 5 anni o più prima di rivolgersi ad un medico.
Nonostante i disturbi della sfera sessuale siano fonte di angoscia per uomini (9-27%) e donne (16-43%), gli aspetti relativi alla sessualità vengono trascurati nella pratica clinica. I pazienti dichiarano di evitare l’argomento per vergogna, tabù riguardo al parlare di sessualità, incertezza sul fatto che i problemi sessuali siano parte integrante dell’assistenza sanitaria o su quale sia la figura di riferimento, sfiducia sull’esito del colloquio.
D’altro canto, le ragioni addotte dal medico per evitare l’anamnesi sessuale sono essenzialmente riconducibili a disagio nel fare domande sulla vita sessuale, mancanza di capacità di comunicazione e di un training adeguato sulla gestione della salute sessuale, oltre che ad un deficit di conoscenze.
Una non trascurabile conseguenza della mancanza di comunicazione tra medico e paziente su questo argomento è il fenomeno dell’autoprescrizione. Il dato viene confermato da una ricerca di mercato effettuata nelle farmacie e tra i pazienti italiani:
- - nelle farmacie risulta che il 30,7% delle richieste di prodotti per la disfunzione erettile è senza ricetta;
- - tra i pazienti emerge che il 30% di questi farmaci è acquistato senza ricetta, e il 10% è acquistato on line,
Con le conseguenze ben note sulla possibile interazione con altri farmaci, di diagnosi falsate dall’assunzione di medicinali non noti al medico, e di farmaci non garantiti nel caso di canali di acquisto non ufficiali.
Eppure i pazienti dichiarano che desidererebbero trattare l’argomento con il medico e il 61% degli italiani affetti da patologie della sfera sessuale, a differenza dei cittadini di altri paesi, alla domanda “Nel caso decidessi di consultare un medico da chi andresti?” risponde “Dal medico di famiglia”, a riprova del forte legame e del radicamento della Medicina generale nel nostro Paese.
A fronte dei dati elencati si evidenzia un problema di salute di cui la Medicina Generale deve farsi carico, perché riguarda una parte considerevole degli assistiti, perché si tratta di patologie croniche complesse e multifattoriali, che incidono sulla qualità di vita delle persone che affidano al MMG la loro salute, e perché una larga maggioranza di queste persone lo chiede.
In questa ottica FIMMG – Metis intende sviluppare una serie di iniziative volte a promuovere l’attenzione e ad approfondire le conoscenze dei medici di famiglia in questo campo.
Il progetto comprende
- - un questionario on line, i cui risultati saranno pubblicati, rivolto ai colleghi, per conoscerne le opinioni riguardo alle patologie della sfera sessuale;
- - una campagna di sensibilizzazione rivolta a medici e cittadini per facilitare la comunicazione su questi argomenti, anche con il supporto di materiale informativo per i pazienti che frequentano gli studi;
- - una serie di eventi formativi per rafforzare e migliorare conoscenze e affrontare la gestione dei pazienti con disfunzioni sessuali.