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speciale "decreto appropriatezza"
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AdnKronos Salute
Roma - In tema di appropriatezza delle prestazioni sanitarie e delle proteste dei medici di questi giorni "sono convinto che ci siano i termini per arrivare ad una sintesi. Anche perché si ragiona su elementi scientifici, su fatti obiettivi, dunque ci sono tutti i margini per una soluzione". Ne è convinto il presidente di Federsanità Anci, Angelo Lino Del Favero, che commenta le polemiche sul decreto appropriatezza presentato in questi giorni, margine del convegno 'L'informazione nella sanità digitale: qualità, sicurezza, privacy'. Evento in corso a Roma, organizzato da Federsanità Anci e Fimmg per la presentazione della Fondazione Nu.Sa (Nuvola per la Sanità) che ha l'obiettivo di creare una grande rete condivisa di dati.
"L'appropriatezza - continua Del Favero - è una necessità indiscussa per il sistema sanitario nazionale. Non solo quella che riguarda le singole prestazioni ma anche quella del luogo, del processo e delle modalità di cura. E' un tema molto ampio. Il decreto di cui si parla in questi giorni è parte di questo problema. Ma penso che si possa seriamente ragionare e trovare soluzioni". Per quanto riguarda le sanzioni previste per i medici, uno degli elementi più contestati dai camici bianchi, "in realtà si tratta di indicazioni che, come sappiamo, spesso restano sulla carta", dice il presidente di Federsanità Anci.
In concomitanza con il convegno di oggi l'esecutivo della federazione (direttori generali e sindaci) ha anche incontrato, a porte chiuse, il presidente dei governatori, Sergio Chiamparino. "Con il presidente - ha concluso Del Favero - abbiamo fatto una riflessione sui principali problemi della sanità che sappiamo bene quali sono: la difficoltà in termini di risorse, la necessità di innovare il sistema in modo da renderlo più sostenibile e rispondente alle esigenze del cittadino.
C'è poi la questione di come ripensare le grandi reti assistenziali e il rapporto tra la sanità e l'assistenza sociale".