Comunicati Stampa
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Il 14 Novembre u.s., FIMMG settore Emergenza Sanitaria Territoriale ha partecipato alle audizioni che la XII Commissione (Affari sociali) della Camera dei deputati sta svolgendo nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla situazione della medicina dell’emergenza-urgenza e dei pronto soccorso in Italia. Sono state illustrate, nel quarto d'ora concesso, le criticità del Sistema: dalla carenza di medici alla scarsa attrattività per una remunerazione oraria insoddisfacente, alla disomogeneità dell'organizzazione del 118 nelle varie Regioni.
“Sono state proposte delle soluzioni, enfatizzando il ruolo fondamentale del medico convenzionato e l'importanza della sua formazione qualificata e costante nel tempo- afferma Francesco Marino, Segretario FIMMG settore Emergenza Sanitaria Territoriale. Come sindacato FIMMG-EST siamo molto soddisfatti della convocazione, rappresentando una cospicua percentuale del personale medico del sistema dell’emergenza, aspetto sottolineato nel corso dell'audizione a cui hanno partecipato i principali attori del sistema, alcuni suggerendo proposte di legge ritenute utili, nella propria visione, alla riforma dell'Emergenza-Urgenza”.
Di seguito i principali punti sottolineati in occasione dell’audizione:
- Mancanza di vocazione e carenza dei medici suffragate da dati ministeriali sull'accettazione delle borse di specializzazione in MEU (Medicina d’Emergenza Urgenza) e ARTID (Anestesia e Rianimazione) con una assegnazione nel 2023, in prima battuta, di solo 266 su 855 posti banditi per MEU, ossia il 31%, mentre per Anestesia e Rianimazione su 1599 posti ne sono stati assegnati in prima battuta 759, quindi meno del 50% circa; numeri che rendono insostenibile nel tempo il Sistema di Emergenza Ospedaliera.
- Criticità del ruolo di medico dell'Emergenza che portano a disaffezione e abbandoni del ruolo stesso, anch'essi suffragati da dati ministeriali.
- Non attrattività del passaggio alla dipendenza dei medici convenzionati.
- Proposte con integrazione funzionale nei DEA, collegamento del territorio con i sistemi ospedalieri, presenza di medici del 118 nei Punti di Primo Intervento.
- Classificazione dei Mezzi di Soccorso sul territorio e loro impiego.
- Modalità per incrementare l'istituto del convenzionamento.
- Miglioramento del Sistema 118 aumentandone l'omogeneità fra le Regioni, incentivando una formazione che sia specifica e continuativa.
- Sensibilizzazione della popolazione verso il Sistema 118.
- Organizzazione Dipartimentale del Sistema di Emergenza Territoriale su base Provinciale o inter-Provinciale.
- Presenza di un medico a bordo di un mezzo di soccorso avanzato in tutte le condizioni cliniche di emergenza, medica e chirurgica, possibilità di una diagnosi differenziale precoce data dalla valutazione obiettiva del paziente, unitamente alla terapia medica precoce più appropriata che, secondo le attuali evidenze, assumono un insostituibile ruolo salvavita, come accade ad esempio nell’arresto cardiaco improvviso;
- Necessità, non sempre e soprattutto non su tutto il territorio Nazionale attuata, che il mezzo di Soccorso avanzato abbia a bordo il medico (l’unico abilitato dalla attuale legislazione ad effettuare diagnosi e impostare la terapia), l’infermiere (essenziale figura nell’assistenza al paziente) e l’autista- soccorritore, le tre figure professionali che, in stretta collaborazione, assicurano la migliore assistenza al paziente, evitando spesso accessi in ospedale perché, con l’avvio tempestivo della terapia, in certi casi la missione termina direttamente sul luogo dell'intervento.
- mantenimento del numero di accesso 118 oltre al 112 Numero Unico dell’Emergenza, previsto dalla legislazione europea, per evitare un passaggio in più a chi vive una situazione drammatica di emergenza reale o percepita riducendo decisamente i tempi di intervento.