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approvati i fabbisogni.
Schembri: segnale positivo ora procedere senza indugi
Concorso MMG 2022/25, approvati i fabbisogni. Schembri: segnale positivo da parte delle regioni, ora procedere senza indugi per recuperare l’annualità persa
Approvato finalmente il fabbisogno di medici di medicina generale per il triennio 2022/2025 per la Formazione Specifica in Medicina Generale.
“Ringraziamo il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga, il coordinatore della Commissione Salute Raffaele Donini e gli assessori al bilancio Davide Caparini e Ettore Cinque, per l’attenzione riservata ad una questione così importante e per essersi rapidamente attivati.” Così afferma Erika Schembri, Segretario Nazionale del settore Formazione. “Fondamentale nei giorni scorsi l’incontro con il Segretario Generale FIMMG Silvestro Scotti in cui era stata rimarcata l’importanza di accelerare l’approvazione del fabbisogno necessario al Ministero della Salute per poter ripartire le risorse e permettere alle Regioni di preparare i bandi per il Concorso MMG 2022/2025. L’iter, tuttavia, è ancora lungo ma auspichiamo che il concorso possa avvenire entro l’anno, permettendo finalmente di recuperare l’annualità persa a causa dei continui ritardi degli ultimi anni. Ringraziamo il Ministro Speranza che ha assicurato la massima attenzione per un iter rapido”.
Il numero di borse stanziate, considerati anche i fondi straordinari del PNRR, raggiunge quasi le 2800 unità. Un numero importante considerato che, se da un lato negli ultimi 10 anni tra pandemia e gobba pensionistica si sono perse 4300 titolarità di Assistenza Primaria (come evidenziato dagli Annuari Statistici del SSN pubblicati dal Ministero della Salute), dall’altro ad oggi un medico che entra nel percorso di formazione specifica in medicina generale può da subito diventare titolare di una carenza di Assistenza Primaria, prendendo in carico fino a 1000 assistiti.
“Grazie a questa possibilità possiamo dare non solo una risposta concreta a più di un milione e mezzo di cittadini che ad oggi sono rimasti senza medico, ma anche soddisfare le necessità dei colleghi in formazione di avere un percorso formativo più pratico, richiesta rimasta per decenni inascoltata”, continua Schembri, “così facendo, essi potranno mettere in pratica da subito, anche grazie al sostegno di un tutor, le conoscenze cliniche apprese esattamente come accade per le altre specializzazioni, ma con la possibilità di sviluppare e consolidare al contempo le competenze organizzative e gestionali necessarie per poter creare la propria attività professionale di Assistenza Primaria, sfruttando appieno le potenzialità organizzative della convenzione.”
“Vogliamo lanciare un messaggio chiaro ai giovani che escono dai sei anni di università senza avere un’idea precisa di cosa sia il territorio e delle grandi potenzialità della Medicina Generale” conclude Schembri, “dopo decenni di precariato, finalmente hanno oggi la possibilità di costruire da subito la propria professione, già durante il percorso formativo, coltivando le proprie passioni, approfondendo le aree cliniche di interesse, assecondando le specifiche attitudini, organizzandosi insieme per creare un nuovo modello di assistenza primaria. Non possiamo però continuare a deluderli con una burocrazia che rallenta l’accesso alla professione.”
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