Comunicati Stampa
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Scotti: «Determinante impegno del ministro Speranza. Ora le regioni hanno gli strumenti per i bandi regionali»
Decreto Ministeriale per le borse aggiuntive per i futuri MMG grazie al PNRR. Silvestro Scotti: «Determinante l’impegno del ministro Speranza. Ora le regioni hanno tutti gli strumenti per i bandi regionali per le 2.500 borse».
«Ringraziamo il ministro Roberto Speranza per un decreto chiave che imprime una spinta determinante nell’ottica di un aumento delle borse di studio per l’accesso alla formazione dei medici di medicina generale. Un decreto che consente di definire i bandi regionali e il conseguente bando nazionale con la data del concorso unico». Silvestro Scotti, segretario generale Fimmg, commenta così il traguardo raggiunto al termine di settimane di silenzioso e impegnativo lavoro svolte assieme allo staff del Ministero della Salute ed in particolare del Capo della Segreteria Tecnica Antonio Gaudioso, con il prezioso supporto e l’appoggio del ministro Speranza, nell’ottica di disporre il decreto che permette oggi di sfruttare a pieno le borse rese disponibili da provvedimenti finanziari diversi, ovvero dal Fondo Sanitario Nazionale (FSN) e dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). Risorse differenti che il decreto rende utilizzabili in un bando unico fino al 2025.
Un lavoro, quello portato avanti dal Ministero della Salute e seguito quotidianamente dalla Federazione italiana dei medici di medicina generale, che ha visto un determinante apporto nei passaggi necessari con il Ministero dell’Economia e la Programmazione sanitaria rispetto all’impiego delle risorse del PNRR, che sono legate a procedure diverse dal comune utilizzo dei fondi del FSN. Di qui l’appello di Scotti alle Regioni affinché «adesso, non si perda neanche un minuto nella pubblicazione dei bandi», e «si arrivi in tempi strettissimi alla definizione di una data di inizio per il bando nazionale». Il leader della Fimmg ammonisce: «Nessuno si potrà lamentare della carenza di medici se non si sarà capaci di sfruttare subito queste 2.500 borse. Alla luce delle leggi vigenti e dell’ultimo Accordo siglato - ricorda Scotti - ogni giovane medico che sarà ammesso alla formazione potrà infatti prendere in carico sin da subito, con un medico tutor, fino a 1.000 pazienti o incarichi orari di assistenza primaria, alleggerendo così il problema della carenza dei medici nei vari territori. A cominciare da quelli più disagiati».
Infine, un appello ai Sindaci: «Ci supportino in quest’azione di comune interesse. Adesso qualcuno deve una risposta ai cittadini, ai giovani medici e ad una medicina generale che possa continuare ad esistere per poter evolvere verso modelli assistenziali potenziati, ma di vera prossimità. Modelli che si fanno con gli uomini non con i mattoni».
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