Comunicati Stampa
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FIMMG punta su una medicina generale più a misura di donna.
«Avere la certezza di non essere sola. Sapere di poter coniugare il mio essere medico e mamma è qualcosa che mi dà grande emozione, perché di fatto oggi lanciamo un segnale forte ad una medicina generale che da tempo ci chiede un cambiamento radicale». Celeste Russo, Componente dell’assemblea nazionale Enpam e componente della commissione Assi.Pre. FIMMG, commenta così le novità per le quali FIMMG ed Enpam si sono spese sino all'affidamento, di questi giorni, del servizio assicurativo “Primi trenta giorni di malattia ed eventuali conseguenze economiche di lungo periodo per i medici di assistenza primaria, continuità assistenziale ed emergenza sanitaria territoriale”. «Si tratta - dice Russo - di un riconoscimento importante delle nuove esigenze legate ad una medicina generale che vede sempre più presente una componente femminile. In questo senso, possiamo dire che il nostro impegno fa scuola e tanto il sindacato che Enpam dimostrano nei fatti di aver colto una delle sfide più importanti».
Tra e novità che vengono introdotte grazie a questo nuovo accordo alcune meritano di essere ricordate. In primis, FIMMG ed Enpam sono riusciti a far rientrare nelle coperture anche il rimborso per i giorni non lavorati legati alla malattia di figli minori (se ricoverati). Inoltre, viene ora assicurata la possibilità per le donne di assentarsi per malattia anche nel periodo immediatamente successivo all'eventuale astensione per gravidanza ed è stato raddoppiato (da 1.000 a 2.000 euro) il massimale del rimborso per l’aborto.
Obiettivi raggiunti - sottolinea il segretario generale Silvestro Scotti - grazie ad un impegno e ad una sensibilità che FIMMG ha dimostrato a partire dalla definizione delle rappresentanze elettive Enpam. Se da statuto era richiesta una “quota rosa” del 20%, la nostra scelta è stata quella di andare ben oltre. FIMMG vanta, e non è un termine che uso a caso, una rappresentatività femminile del 40%. Sono convinto che temi così importanti, legati alla maternità e all'assistenza dei propri figli, possano essere affrontati con cognizione di causa ancor più se trattati da chi queste esigenze le conosce in prima persona».