Comunicati Stampa
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Da domani a sabato 25 a Siena evento formativo per 40 giovani MMG
FIMMG: cooperazione permetterà l’affiancamento alla iniziativa assistenziale della iniziativa organizzativa partendo dai giovani e dei microteam.
Avrà inizio venerdì 24 maggio e terminerà sabato 25 a Siena, il primo evento formativo per 40 giovani medici di medicina generale provenienti da tutte le Regioni italiane organizzato da Fimmg insieme alla Alleanza Cooperative Medici.
L’incontro avrà due fasi: la prima, che si svolgerà il 24, sarà conoscitiva di esperienze già operanti con successo sul territorio; la seconda durante la giornata del 25 sarà di confronto con dirigenti del mondo della cooperazione e medici cooperatori.
Lo scopo di questo primo incontro tra medicina di famiglia e mondo della cooperazione - dichiara Silvestro Scotti, Segretario Nazionale della Fimmg - è quello di iniziare a riflettere insieme su come supportare la futura organizzazione delle cure primarie nella loro complessità e nella necessità di fornirsi di personale sanitario e amministrativo, diagnostica di primo livello e strutture che le rendano capaci di rispondere alla richiesta di prevenzione, presa in carico della cronicità, della terminalità e della non auto sufficienza.
Come affermato dall’OCSE nel contesto del G7di Parigi - sottolinea Scotti - solo l’investimento sui medici di famiglia e sulla loro capacità di lavorare in team anche con altre figure sanitarie migliora la salute e rende il sistema sanitario più efficiente ed equo.
Tutto questo non può prescindere da una capacità di gestione delle risorse umane, delle risorse tecnologiche ed economiche che deve essere affidata alle nuove generazioni dei medici di famiglia visto l’imminente ricambio generazionale.
La medicina generale ha dimostrato che la propria efficienza ed efficacia in questi anni si è basata sulla propria autonomia di
gestione: il medico di famiglia da sempre investe su sé stesso e sulla sua professionalità, e viene ripagato nei risultati (miglioramento aspettativa di vita vedi JAMA 2019) grazie alla sua fiduciarietà e prossimità.
Oggi a causa del forte invecchiamento percentuale della popolazione in carico, gli viene chiesto di dotarsi di risorse umane e tecnologiche, che permettano una ridistribuzione degli aumentati carichi di lavoro e soprattutto una migliore appropriatezza anche della presa in carico multiprofessionale partendo dai microteam (medico, infermiere e assistente di studio) quale elemento elementare di cure primarie che possa essere anche integrato nelle forme più complesse già presenti nelle forme organizzative della Medicina Generale.
Da questo nasce la necessità di formare giovani medici verso le competenze necessarie per creare e organizzare strutture complesse distribuite capillarmente sul territorio costruendo una rete integrata che dia risposte alle crescenti necessità di assistenza alla cronicità e alla non autosufficenza, sostenga la prevenzione, garantendo l’equità del SSN anche attraverso l’integrazione di soggetti sussidiari.
Questo evento - conclude Scotti - è l’occasione per riflettere al nostro interno ma per dare un forte segnale all’esterno su come rendere moderno, efficace ed efficiente il sostegno organizzativo alle capacità professionali di cura e presa in carico del cittadino da parte dei medici di medicina generale.