Comunicati Stampa
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Per FIMMG fake news e disinformazione
"Disinformazione e fake news” - commenta Alessandro Dabbene componente dell’Esecutivo Nazionale FIMMG e delegato sul tavolo di trattativa per il rinnovo dell’ACN per la Medicina Generale – “dilagano nei due articoli pubblicati da La Stampa il 9 e 11 luglio, rispettivamente intitolati “Medici, il piano di assunzioni esclude chi ha più di 43 anni” e “Sanità, il caso “43 anni” fa saltare la trattativa per i generici”. Come FIMMG ci sentiamo di smentire categoricamente ogni possibile contaminazione di quanto normato dall’Accordo della Specialistica Ambulatoriale nei confronti dell’Accordo della Medicina Generale ancora in corso di negoziazione, anzi in questo momento sospesa per lo stato di agitazione dichiarato dalla nostra Organizzazione Sindacale”. “Non comprendiamo come si possa considerare” continua Dabbene “una quasi ordinaria conseguenza che quanto definito nel contratto della specialistica si trasmetta per opera “divina” nel nostro ACN, ricordiamo che si tratta di tavoli di trattativa e Accordi contrattuali di lavoro indipendenti e profondamente diversi tra di loro, al punto che il tema dell’anticipo pensionistico citato da La Stampa non è stato da noi ancora nemmeno affrontato, essendo necessario un preliminare studio sui flussi generazionali di entrata e uscita dal lavoro e il doverli rendere compatibili con i meccanismi di accesso che sono stati stabiliti con atti legislativi di poche settimane fa come il DL Calabria, che oggi pone ben altri problemi in termini di sostenibilità del sistema e richiede ben altre soluzioni”. I dati ormai più volte citati, mostrano che entro sei anni si pensioneranno circa ventimila medici di medicina generale mentre s’inseriranno nelle graduatorie meno di diecimila giovani; il problema sarà rappresentato dalla necessità di garantire l’assistenza per tutti i cittadini e scrivere che a determinate soglie di età sarà difficile trovare lavoro significa dire esattamente il rovescio della realtà o addirittura ridurre ulteriormente l’offerta di medici. “Collegare queste decisioni contrattuali a esigenze previdenziali mi appare quantomeno singolare” dichiara Silvestro Scotti, Segretario Nazionale FIMMG. “L’Enpam, che ha oltremodo dimostrato a costanza di ACN, variato ahinoi di troppo poco negli ultimi 10 anni visto il solo recupero degli arretrati al 2017 e stipendi che rimangono invece fermi al 2010, le sue ottime capacita di equilibrio economico e sostenibilità certificate dagli ultimi bilanci approvati e dalle analisi della Corte dei Conti, è sicuramente l’ente con cui, ovviamente, ci stiamo confrontando sul tema della Anticipazione di Prestazione Previdenziale (APP). Confronto che si sta facendo attraverso una commissione paritetica con le altre OO.SS.
rappresentative della Medicina Generale in cui si sta pensando anche a momenti di coinvolgimento in quella sede della SISAC. L’Ente previdenziale in quella sede, ci offre strumenti che ci permetteranno di conoscere al meglio i dati del nostro fondo su equilibri di sostenibilità dell’ente, ma è storicamente dimostrata la forte condivisione di OO.SS della Medicina Generale e dell’ENPAM di sostegno primario, in qualunque progettualità, di un patto generazionale e non di confini generazionali, ma rimane chiaro che dopo i confronti per acquisizione e analisi dei dati, sta a noi Organizzazioni Sindacali valutare le decisioni e descriverle con piena responsabilità negli ACN e costruire soluzioni che nel migliorare sostenibilità, fortifichino il patto generazionale non gli scontri generazionali. Se altri hanno esigenze diverse, chiaramente legittime, per la firma del loro ACN, accordo ripetiamo diverso e non condizionante per noi, sono scelte che noi riteniamo di loro esclusiva responsabilità sul tema in oggetto, anche perché riguardano un fondo previdenziale diverso dal nostro, mentre per altri aspetti soprattutto di politica sindacale non nascondiamo che le riteniamo inopportune, quantomeno per la parte degli ACN che avrebbe dovuto sviluppare una discussione almeno condivisa per gli obiettivi e i meccanismi di integrazione tra diversi attori del territorio e che avrebbero ovviamente richiesto una discussione coinvolgente a tutte le rappresentanze prima e non certo dopo calate a colpi di firma degli ACN di altre aree come tenterà domani di fare la SISAC. Rimane poi a questo punto almeno ridicolo che questa firma che oggi si trasformi attraverso fake news in un boomerang non solo per chi le ha firmate assumendosene la responsabilità come già questi articoli di stampa stanno già ampiamente dimostrando, ma non certo per chi come FIMMG ha sempre fatto della firma di un contratto un atto di responsabilità attento a tutte le dinamiche economiche, professionali, generazionali e di politica relazionale con altre aree contrattuali”.