Comunicati Stampa
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Rottura di una omertà istituzionale sul futuro della Medicina Generale
La mobilitazione voluta dal consiglio nazionale della Fimmg riporta l’attenzione delle Regioni sulla non differibilità di un rinnovo di ACN per la Medicina Generale che affronti una volta per tutte il ruolo che i medici di famiglia devono avere nel Servizio Sanitario Nazionale.
Il Presidente della Conferenza delle Regioni nonché Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini ha convocato e incontrerà oggi alle ore 15,30 il segretario generale nazionale della Fimmg Dott.
Silvestro Scotti.
“Riteniamo l’incontro particolarmente significativo perché avviene dopo la proclamazione dello stato di agitazione da parte del consiglio nazionale del sindacato maggiormente rappresentativo della medicina generale e eravamo in attesa di un segnale di dialogo da parte di chi deve rappresentare l’interesse di sintesi e coerenza nazionale di tutti i Governatori in merito alle governance contrattuali e nello specifico alla medicina generale”.
“Porteremo sul tavolo innanzitutto che la medicina generale, al punto a cui siamo arrivati, chiede che sia la parte pubblica a fare esplicitamente una azione di investimento fiduciario. Crediamo che possiamo riconoscere alle Regioni, seppur tardivo ma coerente con le nostre indicazioni e richieste, l’impegno preso sul concorso 2019-2021 per il Corso di Formazione Specifico in Medicina Generale. Ma non possiamo più accettare assenza di chiarezza tra gli obiettivi definiti negli atti di indirizzo e quanto appare nel patto della salute dove sembrerebbe che noi siamo solo una criticità contrattuale mentre altri attori sembrano la soluzione di tutti i problemi senza nessun rispetto per i risultati raggiunti fino ad oggi dall’SSN grazie ai medici di famiglia italiani. Non solo, ma non ci appare nessun progetto di investimento, nemmeno nessuna risposta alle provocazioni da noi fatte negli ultimi anni rispetto ad impegni economici in finanziaria che permettessero una capacità di impresa sul personale e sulla diagnostica della medicina di famiglia che spostasse questa spesa dal FSN ad altri capitoli di spesa vedi quelli sull’occupazione o sull’innovazione tecnologica, temi che le Regioni avrebbero dovuto cavalcare se veramente vogliono un miglioramento dell’assistenza territoriale uscendo dai vincoli di spesa dei singoli Fondi Sanitari regionali, invece silenzio nemmeno il diritto di un diniego.”
“Speriamo e vogliono comunque ringraziare” conclude Scotti “poichè consideriamo la convocazione del Presidente Bonaccini una rottura di questa omertà istituzionale su quale sia e se esiste un progetto nazionale di assistenza territoriale che consideri i medici di medicina generale, quali soggetti che debbano rappresentare un unicum contrattuale seppur nella modellistica organizzativa diversa delle regioni ma senza che spinte privatistiche a loro esterne possano distruggere l’offerta assistenziale di fiduciarietà e prossimità che rappresentano.” I temi sul tavolo saranno la stabilizzazione immediata degli arretrati già riconosciuti nella firma dell’accordo precedente condizione di base per la ripresa della trattativa per il rinnovo di un ACN da chiudere entro novembre ma che grazie ad un coerente indirizzo politico delle Regioni nella discussione del Patto della Salute, tenga conto delle proposte della Fimmg per un rilancio effettivo delle cure primarie ormai diventato indispensabile per sostenere i cittadini nell’affrontare l’ aumento della cronicità, della disabilità e della non auto sufficienza in un panorama di evoluzione demografica del paese da “gerontolandia”.
In allegato la convocazione del Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini.