Comunicati Stampa
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Buon lavoro a Viceministro Salute Sileri e Sottosegretario Zampa
“Auguriamo buon lavoro al viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri, e al sottosegretario Sandra Zampa che assumono il proprio ruolo in un momento delicato, nel quale si avrà l’opportunità di operare scelte che avranno un peso significativo sul futuro della sanità italiana”. È quanto dichiara il segretario nazionale della Federazione italiana dei medici di medicina generale (FIMMG) Silvestro Scotti.
“La FIMMG non farà mancare la propria collaborazione” aggiunge Scotti “a sostegno della necessità del rilancio del Servizio Sanitario Nazionale e della Medicina Generale. I medici di medicina generale rappresentano nell’ambito del SSN un riferimento insostituibile, riuscendo ad offrire in modo omogeneo su tutto il territorio italiano la presa in carico delle problematiche sanitarie e assistenziali attraverso una medicina di prossimità basata sul rapporto di fiducia consolidato con i propri pazienti, una ampia capillarità e accessibilità garantita dalla presenza di oltre 65.000 studi medici, la capacità di garantire prevenzione, diagnosi e cura nei luoghi di vita degli assistiti attraverso la domiciliarità”.
Secondo Scotti “per continuare ad offrire anche in futuro ai cittadini italiani tutto questo, prestando attenzione all’innovazione di tecnologie e strumenti assistenziali e al passo con l’evoluzione dei bisogni di una popolazione sempre più anziana e fragile, è necessario che nella prossima legge di Bilancio siano previsti provvedimenti di investimento specifici sulla Medicina Generale, che prevedano impegni nei capitoli di spesa su occupazione e innovazione per favorire l'assunzione di personale e l'acquisizione di strumentazione tecnologica (diagnostica, telemedicina, Ict) negli studi dei medici di famiglia che visitano due milioni di cittadini al giorno”.
“Sono troppi anni – aggiunge - che si agisce verso il medico di famiglia come fosse un medico di serie B dimenticando il rapporto di fiducia che nel tempo crea con gli assistiti, garantendo così una continuità longitudinale di prevenzione e cura”.
Bisogna perciò sviluppare e migliorare l'organizzazione dell'assistenza sul territorio mantenendone la capillarità per evitare che scelte di accentramento organizzativo, utili alle realtà ad alta densità abitativa, spoglino, se realizzate in modo indiscriminato, le aree più disperse, a popolazione sparsa o disagiate, della assistenza dei medici di famiglia. “La FIMMG continuerà a riaffermare il nostro ruolo di medici della persona – conclude Scotti- ma i cambiamenti demografici ed epidemiologici ormai impongono di focalizzare l'interesse dei decisori su quella che è la nostra struttura di riferimento, ossia il nostro studio, di cui siamo gestori configurandoci come impresa “privata” a forte connotazione sociale, sull'avviamento dell'attività dei nuovi giovani medici di famiglia e sul finanziamento che deriva dall'Accordo collettivo nazionale. Vanno inoltre al più presto operate delle scelte per risolvere problemi diventati ormai vere e proprie emergenze nazionali ovvero le norme di tutela contro le aggressioni al personale sanitario e la riforma della formazione post laurea in medicina come soluzione alla gravissima carenza di medici, in particolare di famiglia e delle aree di emergenza urgenza”.