Comunicati Stampa
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Maio: dati sottostimati, spesso episodi non denunciati
Escutivo Fimmg CA a Napoli per Convegno all'OMCeO col ministro Speranza
“L’Esecutivo Nazionale FIMMG Continuità Assistenziale è presente a Napoli per esprimere solidarietà ai medici di continuità assistenziale di Napoli e della Campania, nonché a tutti gli operatori della sanità costretti ad agire in condizioni precarie per la propria sicurezza, in occasione del Convegno 'La sicurezza dei Professionisti Sanitari.Prospettive e proposte' che si è svolto oggi alla presenza del Ministro della Salute Roberto Speranza.” Lo dichiara Tommasa Maio, Segretario Nazionale FIMMG Continuità Assistenziale.
Il convegno, svolto presso la sede dell’Ordine di Napoli, ha visto la presenza di On Michela Rostan, Sen. Mariolina Castellone, On. Federico Conte, On. Paolo Siani che si sono confrontati in materia di sicurezza dei professionisti sanitari e delle possibili azioni di miglioramento in vista della chiusura dell’iter parlamentare del DDL S.867.
I dati presentati al recente Congresso Nazionale FIMMG testimoniano una escalation delle aggressioni ai medici di continuità assistenziale denunciate dagli operatori.
“La nostra percezione -continua Maio- è che questi siano dati sottostimati poiché spesso le minacce o le aggressioni subite non vengono segnalate per timore di ritorsioni. Abbiamo presentato da tempo proposte sostanziate dalla evidenza che non si possa garantire una vera tutela senza una legge adeguata che preveda tre aspetti fondamentali: riconoscimento dello status di pubblico ufficiale, procedibilità d’ufficio per chiunque aggredisca un operatore in servizio, un aggravamento delle pene previste.”
“Lo status di pubblico ufficiale, in particolare, ha un valore molto importante per noi -conclude Maio- poichè in tal modo lo Stato riconosce e tutela i propri “Figli” che operano per il bene della collettività. In vista della chiusura dell’iter parlamentare sul DDL in materia di sicurezza dei professionisti sanitari (DDL S.867) ci auguriamo che possa esserci il giusto epilogo per una situazione non più sostenibile”.