Comunicati Stampa
comunicati stampa
Milillo: la sanità entra finalmente nell’agenda del Governo
Roma, 9 Marzo 2016
“E’ stato più che un momento di ascolto dei nostri segnali d’allarme sulla tenuta del sistema, possiamo dire con soddisfazione che da oggi la sanità e la questione medica tornano nelle prime pagine dell’agenda di Governo”. Così Giacomo Milillo, Segretario nazionale della Fimmg, il sindacato dei medici di famiglia, commenta l’esito dell’incontro con l’Esecutivo, che ha portato alla sospensione delle due giornate di sciopero, che erano state proclamante per il 17 e 18 marzo da tutte le categorie mediche.
“Non stiamo battendo cassa per ottenere chissà quali aumenti, vogliamo soltanto far capire al Governo che tra tagli, demotivazione e marginalizzazione dei medici rischiamo di lasciare agli assistiti una sanità pubblica al tracollo. E credo di poter dire –prosegue Milillo- che le nostre preoccupazioni siano state questa volta condivise ”.
“Rispetto alle chiusure dei mesi scorsi –commenta Milillo- è un fatto positivo non essersi lasciati con una pacca sulle spalle ma con l’impegno concreto ad aprire tavoli permanenti di confronto sulle questioni più spinose, coinvolgendo in futuro anche il Miur”.
Una presenza, questa, che per il Segretario nazionale della Fimmg “dovrà consentire di risolvere i problemi della formazione pre e post laurea, a cominciare da una seria programmazione degli accessi alle specializzazioni per evitare di creare in futuro nuovi disoccupati.
Così come è necessario che la specializzazione in chirurgia poggi su una maggiore esperienza sul campo”.
“La decisione di costituire i tavoli di confronto va nella direzione giusta, ma ora –prosegue il Segretario nazionale della Fimmg- è essenziale che il Governo passi ai fatti, garantendo la sostenibilità economica del sistema sanitario pubblico, formalizzando nero su bianco la disponibilità di 4 miliardi di risorse aggiuntive annunciata per ora solo via etere dal Ministro Lorenzin. Risorse che servirebbero innanzitutto ad eliminare la piaga del precariato medico, che di certo non favorisce la qualità delle cure.” “Così come –aggiunge Milillo - il rinnovo della convenzione dei medici di famiglia, scaduta da oltre sei anni, può essere l’occasione buona per migliorare la presa in carico dei pazienti, garantendo soprattutto la continuità assistenziale ai malati cronici”.