Comunicati Stampa
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Bene le professionalizzanti, ma non basta
Fimmg Formazione esprime numerose perplessità per l’incontro tenutosi presso il Ministero della Salute venerdì 8 aprile u.s.
Infatti non può non destare preoccupazione il fatto che alla formazione in Medicina Generale, per l’ennesima volta, sia stato riservato uno spazio molto ridotto. Oltretutto, il fatto che le proposte riguardanti la Medicina Generale siano state portate alla luce unicamente dal nostro settore sindacale non fa che sottolineare come vi sia un diffuso disinteresse nei confronti della disciplina, oltre che da parte del Ministero, anche da parte di quelle Associazioni che spesso si arrogano il diritto di parlare anche a nome dei medici di medicina generale in formazione.
Tuttavia la presenza di FIMMG Formazione al Tavolo ha permesso di evidenziare gli aspetti del Decreto Delega ex Art. 22 del Patto della Salute che riguardano la Medicina Generale e che, altrimenti, sarebbero passati in sordina.
In particolare siamo soddisfatti che la proposta di FIMMG Formazione di avviare un percorso di attività professionalizzanti remunerate per il corsista in medicina generale abbia trovato spazio all’interno del documento ed abbia inoltre stimolato l’interesse del Ministero. Questo interesse, tuttavia, è necessario che si traduca in fatti perchè già troppe volte il medico di famiglia in formazione è stato illuso dai vari Governi mentre le sue condizioni economiche e contrattuali lo posizionano ancora sotto la soglia di povertà. Ovviamente sorveglieremo perchè questa volta la proposta si concretizzi.
Esprimiamo inoltre soddisfazione per il riconoscimento dei paletti posti da FIMMG Formazione all’istituzione di una Graduatoria Nazionale di merito per l’accesso al Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale. In particolare è confortante il fatto che vi sia la consapevolezza, da parte di Ministero e della maggioranza delle rappresenzanze dei medici in formazione, che una tale evenienza sarebbe insostenibile senza un adeguamento della borsa di studio.
Al contrario, siamo preoccupati per la mancata considerazione dell’unica alternativa alla graduatoria unica finora proposta, ossia la possibilità di mantenere il concorso suddiviso per Regioni a fronte di un pool di domande differente da una regione all’altra con un rapporto di 70/30. Questo permetterebbe di evitare i ricorsi che ci sono stati negli ultimi anni ed impedirebbe al medico in formazione, in caso di mancato adeguamento della borsa di studio, spostamenti economicamente gravosi.
Altrettanta, se non maggiore preoccupazione, la esprimiamo nei confronti di un mancato confronto riguardo alla programmazione del contingente di borse di studio per la medicina generale da mettere a bando. Quanto già evidenziato in Emilia Romagna dallo studio svolto da FIMMG CA Emilia Romagna, ossia il fatto che a causa della gobba pensionistica si verificherà negli anni a venire una grave carenza di Medici di Famiglia, presto si verificherà in una larga fetta di regioni italiane. Il mancato interesse del Ministero, che ha demandato alle Regioni il problema, ha sollevato il dubbio che non vi sia l’effettiva volontà di garantire un adeguato turnover. Se l’idea del Governo è quella di portare ad esaurimento la figura del medico di medicina generale oppure renderlo mero manager all’interno di Cure Primarie basate su altre figure professionali, noi non possiamo che esprimere estrema contrarietà.
Sosteniamo infatti, e sempre lo sosterremo, che sopperire a questa figura, pietra angolare del SSN, con figure non adeguatamente formate a svolgere quel compito, rappresenterebbe un grave vulnus alla Sanità Pubblica e, di conseguenza, ai cittadini.
Pertanto accogliamo questo incontro con circospezione, consapevoli che ci sarà necessità di lavorare, ma che le idee che da sempre rappresentano il terreno di battaglia di FIMMG Formazione (adeguata programmazione, remunerazione e valorizzazione della formazione in medicina generale) dovranno essere necessariamente portate avanti se vi è davvero la volontà di migliorare la Medicina Generale. E noi sorveglieremo perchè ciò accada.