mozioni
Roma, 25 gennaio
Il Consiglio Nazionale FIMMG, riunitosi a Roma il 25 Gennaio 2025 alle ore 14 presso la Sala Fellini di Roma Eventi in Via Alibert n°5, udita la relazione del Segretario Generale Nazionale, Silvestro Scotti
la approva.
Il Consiglio Nazionale della FIMMG
esprime
piena solidarietà alla manifestazione unitaria indetta in data odierna dalle sigle sindacali della medicina convenzionata, dei dipendenti e dei medici in formazione specialistica insieme alla FNOMCeO, condividendo i contenuti del manifesto presentato e aderendo alle iniziative di mobilitazione locale, regionale e nazionale oggi illustrate.
Il Consiglio Nazionale FIMMG
esprime forte indignazione
causata dalle incalzanti notizie di stampa che annunciano provvedimenti legislativi, con pressing delle Regioni sul Ministero della Salute, che prevederebbero la “dipendenza” dei medici di medicina generale, fondato sulla falsa narrazione di un rifiuto della categoria di poter svolgere la propria attività nelle Case di Comunità di cui al DM/77.
Il Consiglio Nazionale della FIMMG
si dichiara altresì indignato
per il mancato rispetto di una intesa sull’ACN firmato il 4 aprile 2024 che rappresenta per la FIMMG una messa in discussione da parte delle Regioni del valore della loro stessa firma e il disprezzo di quella delle Organizzazioni Sindacali; atteggiamento confermato e amplificato dalla mancata emanazione dell’Atto di indirizzo per il rinnovo dell’ACN 2022-2024. Gli effetti di questo comportamento poco istituzionale mettono a rischio, già da oggi, la risposta ai bisogni di cure data dalla medicina generale a tutti i cittadini per la mancata realizzazione negli ultimi 10 mesi degli atti di programmazione aziendali e regionali necessari, entro marzo 2025, all’inserimento dei nuovi medici in sostituzione di quelli che nel corso del 2025 andranno in quiescenza.
Il Consiglio Nazionale FIMMG
si dichiara basito
da dichiarazioni riferite alla non volontà di partecipazione dei medici di medicina generale ai progetti del PNRR, con particolare riferimento alla presenza nelle Case di comunità (hub e spoke), visto il monte orario previsto dal vigente ACN, grazie alla definizione del ruolo unico, che ammonta a circa 20 milioni di ore, rispetto ai 4,6 milioni previsti, per le Case di comunità hub.
Il Consiglio Nazionale FIMMG
nel rigettare tale falsa rappresentazione della realtà
si dichiara contrario ad una soluzione legislativa che modifichi il ruolo giuridico degli attuali e dei futuri medici di medicina generale in quanto tale provvedimento, non solo non risolverebbe i reali problemi del sistema sanitario territoriale, ma sottrarrebbe ai cittadini nel loro ambiente di vita l’unica figura di riferimento fiduciaria esistente nell’assetto socio-sanitario attuale, rappresentato dal medico di famiglia.
Il Consiglio Nazionale FIMMG
esprime forte preoccupazione
derivante dalle conseguenze che un eventuale passaggio alla dipendenza provocherebbe sulla sostenibilità dell’intero settore della medicina generale, a causa delle dimissioni di massa che tale riforma determinerebbe, con il pensionamento anticipato di migliaia di medici e l’aumento dell’abbandono dei giovani medici che stanno svolgendo oggi la formazione con vocazione alla convenzione e il conseguente default definitivo dell’assistenza territoriale del nostro Paese.
Un collasso che lascerebbe il posto alla totale privatizzazione del territorio, desiderio di chi oggi ipocritamente persegue l’obiettivo della privatizzazione del Servizio Sanitario Nazionale e che invitiamo ad assumersi la responsabilità di fronte ai cittadini di dichiararlo apertamente!
Il Consiglio Nazionale FIMMG
giudica inaccettabile
il metodo utilizzato per affrontare tale problematica, senza il necessario e indispensabile confronto preliminare con le Organizzazioni Sindacali che esercitano la rappresentanza dei lavoratori, così come individuata dalla Costituzione e dalle Leggi.
Il Consiglio Nazionale della FIMMG, nel prendere atto
• che non è pervenuta nessuna risposta concreta rispetto alle richieste che hanno portato alla proclamazione dello stato di agitazione nel corso dell’82° Congresso Nazionale della FIMMG,
• che non risultano tuttora applicati gli istituti contrattuali previsti dall’attuale ACN, concordati per dare attuazione al progetto delle Case di Comunità,
• che il mancato coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali non lascia altra scelta se non quella della mobilitazione della categoria,
impegna
le Sezioni Provinciali e Regionali della FIMMG ad allargare la mobilitazione avviata con le altre Organizzazioni Sindacali a tale specifica problematica della medicina generale, attraverso Assemblee Provinciali e Regionali degli iscritti entro il 15 febbraio, oltre che ad iniziative locali di sensibilizzazione della popolazione rispetto alle prospettive di default dell’assistenza territoriale, con il reale rischio di non avere più il proprio medico di famiglia.
Il Consiglio Nazionale FIMMG
dà mandato
al Segretario Nazionale di convocare il Consiglio Nazionale entro 10 giorni, viste le relazioni attualmente in corso con gli organi istituzionali necessarie a chiarire nel diritto di rappresentanza il livello di discussione con Regioni e Ministero tramite atti ufficiali, allo scopo di individuare ulteriori opportune modalità di lotta sindacale anche non convenzionale.
Approvata all’unanimità
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