mozioni
Consiglio Nazionale Fimmg 7 e 8 febbraio 2020
Consiglio Nazionale FIMMG del 7 e 8 febbraio 2020
Il Consiglio Nazionale della FIMMG riunito a Napoli in data 7 presso l’Hotel Royal Continental e 8 febbraio 2020 presso la Sede dell’OMCeO, sentita la relazione del Segretario Generale Nazionale, Silvestro Scotti,
la approva.
Il Consiglio Nazionale,
esprime soddisfazione per lo stanziamento di 235 milioni di euro, approvato con la Legge di Bilancio del 2020, per fornire ai Medici di Medicina Generale strumentazione e innovazione diagnostica per lo studio medico, nonché per il successivo decreto attuativo firmato dal Ministro Speranza il 28 gennaio 2020;
riconosce l’importanza del significato determinato dall’introduzione di tale normativa, che rinforza il ruolo del Medico di Medicina Generale per la appropriata presa in carico della tutela della salute di tutti i cittadini ed in particolare delle persone affette da patologie croniche e da fragilità, al fine di favorire lo sviluppo di un modello di prossimità dell’assistenza, anche attraverso la propria organizzazione professionale.
Per questo motivo, il Consiglio Nazionale
chiede
al Segretario Generale Nazionale di sospendere lo stato di agitazione, ferma restando la possibilità di nuova proclamazione nel caso in cui l’ACN firmato il 5 settembre 2019, le cui procedure di ratifica da parte del MEF e del Comitato di Settore stanno lentamente procedendo, non entri in vigore nel breve termine.
Chiede inoltre al Segretario Nazionale di istituire in tempi rapidi un gruppo di lavoro nazionale finalizzato all’individuazione di percorsi formativi, soluzioni tecniche e strategie negoziali al fine di rendere omogenea l’applicazione del decreto nelle realtà regionali.
Il Consiglio Nazionale,
seguito il dibattito su temi presentati dall’Esecutivo Nazionale, esprime le seguenti linee di indirizzo.
In riferimento al personale di studio per gli studi medici, ribadisce la necessità di implementare con personale di studio e infermieristico l’intera organizzazione della medicina generale, con politiche economiche, contrattuali e formative dedicate. Il personale deve essere contrattualizzato e retribuito direttamente dal medico o indirettamente tramite società o cooperative con funzione di fornitura di servizi, comunque prive di ruolo rappresentativo su questioni contrattuali o di pertinenza sindacale
In riferimento agli argomenti affrontati sul rinnovo contrattuale attualmente in discussione per la chiusura del triennio 2016-2018, chiede che venga garantita la libera professione dei medici di medicina generale, anche nei confronti dei propri assistiti per le attività non previste dai compiti previsti dall’ACN e per l’offerta sanitaria integrativa nell’ambito di accordi con le aziende sanitarie.
Auspica che vengano ridotte le incompatibilità con le attività formative, di cui il contemporaneo svolgimento dell’attività professionale può rappresentarne la parte di formazione sul campo e di ricerca, e tra l’attività oraria e fiduciaria, nel perseguimento dell’obiettivo del ruolo unico.
In riferimento alle problematiche relative ai diritti sindacali, auspica che attraverso l’ACN il diritto costituzionale all’attività sindacale sia mantenuto e garantito con chiarezza, in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale.
Il Consiglio Nazionale,
conferma la quota capitaria come fondante la struttura del compenso, inserendo anche meccanismi di quota capitaria variabile ponderata sulla base della complessità assistenziale prestata e su obiettivi di performance.
Il Consiglio Nazionale
esprime apprezzamento per l’avvio del progetto FIMMGreen, che vuole sottolineare il ruolo fondamentale del Medico di Medina Generale come interfaccia, diffusa, capillare e di fiducia, tra scienza e cittadini anche in relazione alla problematica dei cambiamenti climatici e della sostenibilità ambientale e alimentare.
Il Consiglio Nazionale
ringrazia Nicola Calabrese e lo staff di Net Medica Italia per la realizzazione della convenzione per agevolare gli iscritti anche dal punto di vista dei costi rispetto all’utilizzo del POS previsto dalla recente normativa.
Approvata all’unanimità