mozioni
Consiglio Nazionale Fimmg riunito in videoconferenza in data 31 ottobre 2020
Il Consiglio Nazionale della FIMMG riunito in videoconferenza in data 31 ottobre 2020, sentita la relazione del Segretario Generale Nazionale, Silvestro Scotti,
la approva.
Il Consiglio Nazionale,
vista la situazione di grave evoluzione della curva dei contagi, delle ospedalizzazioni e dei decessi dovuti al COVID-19, nonché delle conseguenze sociali ed economiche che si stanno determinando,
riconosce
che FIMMG già dalla scorsa primavera ha richiesto ad ogni livello, come premessa per ogni ulteriore negoziazione, la fornitura dei DPI per la sicurezza dei medici e dei pazienti, anche per l’elevata probabilità di accesso da parte di assistiti asintomatici nei nostri studi per problematiche non legate al COVID o per le vaccinazioni, ottenendone la premessa normativa ad aprile e la realizzazione nei mesi successivi nella maggior parte dei territori, chiede che la distribuzione possa realizzarsi in maniera costante e completa anche laddove non sia ancora iniziata;
respinge
la strumentalizzazione della firma dall’ACN sottoscritto il 28 ottobre di chi, approfittando del grave disagio in cui i medici lavorano, getta benzina sul fuoco attraverso messaggi falsi e fuorvianti, finalizzati solo per fare cassetta sindacale sulla pelle dei medici e dei cittadini,
ribadisce
che i tamponi rapidi sono previsti dagli organismi tecnici del Ministero e dall’ACN esclusivamente per la diagnosi nei confronti di soggetti riconosciuti come contatti stretti, asintomatici, al decimo giorno dal contatto a rischio, in alternativa all’isolamento per quattordici giorni che non richiede l’obbligo di tampone;
che l’ACN firmato il 28 ottobre prevede che nell’ambito degli accordi regionali si possono realizzare modelli organizzativi, anche con il coinvolgimento della Continuità Assistenziale, dell’Emergenza Sanitaria Territoriale e della Medicina dei Servizi, per l’esecuzione dei tamponi in sicurezza, in locali dedicati, da parte di chi possa dedicarvisi senza gravare su una attività assistenziale caratterizzata da un impegno quotidiano senza precedenti;
che FIMMG ancora una volta si è caricata la responsabilità di una scelta difficile, impopolare, di difficile comprensione, faticosa, facile obiettivo dell’attacco di altre organizzazioni, pur di mantenere vivo lo strumento più potente che abbiamo ovvero la negoziazione, la contrattazione sindacale nazionale e decentrata, per la sopravvivenza della stessa medicina generale convenzionata, rifiutando ancora una volta meccanismi quali l’imposizione per decreto, per ordine di servizio o per precettazione, che nelle situazioni di crisi rappresentano la norma nei modelli della dipendenza e che auspichiamo non verranno adottate anche nei nostri confronti.
Prende atto
della disponibilità del Settore della Continuità Assistenziale e dell’Emergenza Sanitaria Territoriale a supportare l’attività dei medici di Assistenza Primaria attraverso modelli di integrazione da concordare negli Accordi Regionali, nel rispetto della sicurezza di tutti i medici.
Sottolinea
l’importanza strategica dell’ACN nell’aver finalmente dato avvio al progetto di diagnostica di primo livello in medicina generale a partire dalle piattaforme per la telemedicina e la fornitura della tecnologia di studio, che si realizzeranno nei prossimi mesi nelle trattative regionali ma che potrà fornire già un importante contributo in corso di pandemia attraverso la tele visita.
Considerato
che la pandemia in corso sta mettendo a dura prova la tenuta della Medicina Generale anche a causa delle persistenti problematiche ancora non risolte e su cui FIMMG è costantemente al lavoro,
chiede
al Segretario Nazionale di promuovere immediatamente nella discussione della prossima Finanziaria per il 2021 la creazione di un fondo specifico per lo sviluppo della Medicina Generale da rendere disponibile immediatamente per l’incremento dei fondi per il personale di studio e per il personale infermieristico fino al raggiungimento del microteam per tutti i medici di famiglia e per la qualificazione della quota capitaria della Medicina Generale visto l’aumentato carico di lavoro e responsabilità verso una popolazione sempre più anziana e fragile. Vanno immediatamente affrontate, inoltre, politiche di sburocratizzazione, lo sviluppo delle forme organizzative complesse, l’integrazione funzionale tra professionisti, la valorizzazione dei percorsi per la gestione delle cronicità, la semplificazione di tutte le procedure burocratiche, sin da subito rispetto alle procedure di gestione del COVID-19, per una medicina di famiglia del futuro più vicina alle necessità dei cittadini assistiti che dei burocrati della sanità.
Approvata con il 97% dei voti a favore
Scarica la mozione finale del Consiglio nazionale Fimmg del 31 ottobre 2020