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Il Comitato Centrale della federazione degli ordini dei medici (Fnomceo), riunito a Roma in occasione delle elezioni che designeranno i componenti per il prossimo triennio, ha seguito "con sconcerto" la puntata di ieri della popolare trasmissione "Le iene", e in particolare il servizio dedicato ai presunti distorti legami tra medici e informatori farmaceutici, generalizzati in maniera indiscriminata e senza alcun supporto di dati certi e comunque verificati. "Il servizio di ieri sera de "Le Iene" - scrive la Fnomceo - ha presentato un'immagine della professione medica e del rapporto tra medici e cittadini tanto inquietante quanto ingannevole. Comprendiamo che chi si occupa di giornalismo in un contesto di reti commerciali, per vendere piu' spazi pubblicitari, deve ad ogni costo fare audience, anche attraverso un uso sensazionalistico della notizia, un fenomeno, peraltro, che meriterebbe una riflessione piu' generale, anche di carattere deontologico. Questo tuttavia non ci esime dal dovere di denunciare l'infondatezza e il pregiudizio di un messaggio che prefigura una professione medica svenduta ad interessi commerciali, che lucra sulle spalle dei pazienti, prescrivendo loro farmaci - siano essi generici che brand - non in ragione dei loro bisogni e della efficacia e sicurezza, ma sull'entita' dei "doni" da parte delle case farmaceutiche. Questo si chiama comparaggio e costituisce un reato penale, oltre che deontologico".